Catalogo / Robert Venturi e l’Italia

Robert Venturi e l’Italia
Educazione, viaggi e primi progetti 1925-1966
ISBN 9788822905963
2020, pp. 312
140x215 mm, brossura con bandelle, illustrazioni a colori e bn
€ 24,00
€ 22,80 (prezzo online -5%)
Altre edizioni
Acquista
Preferiti
     
StoreDB
Il libro

«È il suo contesto che dona a un edificio un significato. E di conseguenza ogni cambiamento del contesto provoca un cambiamento del significato». Robert Venturi

Gli anni giovanili sono fondamentali per la formazione di un intellettuale, perché è allora che le personalità incontrate e le esperienze vissute lasciano un’impronta indelebile. Il caso di Robert Venturi non fa eccezione: lo studio di Rosa Sessa ricostruisce, con il supporto di fotografie e fonti inedite, il percorso biografico e culturale di uno dei più significativi architetti del XX secolo, sottolineando l’importanza dei suoi maestri (Jean Labatut, Donald Drew Egbert), di alcune letture fondamentali (Henry-Russell Hitchcock, William Empson, Frank Lloyd Wright), e del dialogo con gli amici studenti (Philip Finkelpearl, William Weaver), ma soprattutto il peso formativo dei viaggi in Europa.
A Filadelfia Venturi si era discostato dalla tradizione italoamericana ed era diventato un outsider multiculturale anche in questo ambito. Come nota Denise Costanzo nell’introduzione: «L’identità italiana/americana di Venturi ha sfidato gli stereotipi perché era allo stesso tempo intima e distaccata, un esempio appropriatamente “non semplice” (non-straightforward) della sua categoria teorica dell’“e-e” (both-and)». Gli anni universitari, trascorsi sotto l’egida del “Princeton System” e del metodo del close reading, si concludono con un fondamentale primo viaggio a Roma (1948) e con la tesi Context in Architectural Composition (1950). Vengono poi le determinanti esperienze professionali presso Oskar Stonorov, Eero Saarinen e soprattutto Louis Kahn, i felici anni di nuovo a Roma trascorsi presso l’American Academy (1954-1956) e i frequenti viaggi in Italia, Francia, Grecia e Germania, seguendo i suggerimenti del grande storico Richard Krautheimer e di Ernesto Nathan Rogers. Il ritorno negli Usa coincide con la realizzazione dei primi progetti, come la casa per Vanna Venturi, e con la stesura di Complessità e contraddizioni nell’architettura (1966).
Il presente volume si chiude con una conversazione con Denise Scott Brown, collega alla Penn University nel 1960, con cui Venturi strinse un indissolubile sodalizio intellettuale, sentimentale e professionale basato anche sul comune amore per la cultura italiana.

Indice
  • Prefazione, di Andrea Maglio e Fabio Mangone

  • Introduzione, di Denise Costanzo

  • Robert Venturi e l’Italia

  • 1. La famiglia Venturi e la città di Filadelfia (1925-1944)
    • 1.1 «My artistic and intellectual parents»
    • 1.2 Filadelfia e l’architettura americana

  • 2. Gli studi alla Princeton University (1944-1948)
    • 2.1 La fondazione delle scuole di architettura in America
    • 2.2 Il “Princeton System”
    • 2.3 Robert Venturi studente a Princeton

  • 3. Il primo viaggio in Europa (1948)
    • 3.1 In continuità con la tradizione del viaggio di formazione
    • 3.2 Lettere dall’Europa

  • 4. Il report sul viaggio e la tesi di laurea (1948-1950)
    • 4.1 Summer Activities: Report and Some Impression (1948)
    • 4.2 Context in Architectural Composition (1950)

  • 5. La ricerca a Roma (1954-1956)
    • 5.1 Aspettando il Rome Prize (1950-1954)
    • 5.2 Robert Venturi all’American Academy (1954-1956)
    • 5.3 Lettere e itinerari
    • 5.4 «By Means of Rome»

  • Immagini dall’Italia (1954-1956)

  • 6. Teoria e progetto (1956-1966)
    • 6.1 Il ritorno a Filadelfia e il rapporto con Louis Kahn
    • 6.2 Complexity and Contradiction in Architecture (1966)
    • 6.3 I primi progetti

  • Conversazione con Denise Scott Brown

  • Ringraziamenti
  • Fonti iconografiche
  • Indice dei nomi

L'autore
Rosa Sessa

Rosa Sessa, architetto e dottore di ricerca, si è formata tra Italia, Canada e Gran Bretagna, e ha svolto periodi di ricerca presso la University of Pennsylvania e la Technische Universität di Monaco di Baviera. Ha insegnato Storia dell’architettura all’Università di Napoli Federico ii, dove attualmente conduce progetti di ricerca. I suoi studi si concentrano sulle relazioni architettoniche tra Italia e Stati Uniti, sulla storia artistica delle comunità straniere in Italia e sul contributo delle donne all’architettura moderna.

Volumi della stessa collana