Traduzione di Alessandro Serra
«Come entrare in un’opera come quella di Kafka?» Un’opera che come Il Castello
ha molteplici ingressi senza che si sappia quali siano le leggi che ne
regolano l’uso e la distribuzione. Si potrà entrare da un punto
qualsiasi, non ce n’è uno che valga più dell’altro, nessun ingresso è
principale o secondario. Uno di questi ingressi è il concetto di lingua
(e letteratura) minore, che diventa per Deleuze-Guattari, un vero e
proprio programma filosofico-politico e la chiave non soltanto per una
rilettura dell’opera di Kafka, ma di tutta la letteratura del Novecento.
Una letteratura minore non è la letteratura di una lingua minore, ma
quella che una minoranza fa di una lingua maggiore. Di fronte alla
triplice impossibilità in cui si trova (impossibilità di non scrivere,
impossibilità di scrivere in tedesco, impossibilità di scrivere in
un’altra lingua), il genio di Kafka sta nell’aver deciso di usare il
tedesco come lingua minore.
«Di grande, di rivoluzionario non c’è
che il minore. Odiare ogni letteratura di padroni. Attrazione di Kafka
per i servi e gli impiegati – stessa cosa in Proust, per i servi e il
loro linguaggio. Ma altrettanto interessante la possibilità di fare
della propria lingua un uso minore. Essere nella propria lingua come uno
straniero... Quanti stili, o generi, o movimenti letterari, anche
minimi, sognano una cosa sola: assolvere una funzione maggiore del
linguaggio, offrire i propri servizi come lingua di Stato, lingua
ufficiale... Fare il sogno al contrario: saper creare un divenir-minore –
c’è una chance per quella filosofia che per secoli formò un genere
ufficiale e referenziale? Oggi l’antifilosofia vuol essere linguaggio
del potere. Approfittiamone».
Gilles Deleuze (1925-1995) è uno dei maggiori pensatori contemporanei. Tra i suoi libri tradotti in italiano ricordiamo Differenza e ripetizione (1998), Logica del senso (1975), L’anti-Edipo (con Félix Guattari, 1975), Mille piani (con Félix Guattari, 1988). Di Gilles Deleuze Quodlibet ha pubblicato Bartleby o la formula, in Gilles Deleuze, Giorgio Agamben, Bartleby, la formula della creazione (1993, 2012), Francis Bacon. Logica della sensazione (1995, 2008), Kafka. Per una letteratura minore (1996, 2010), Spinoza e il problema dell’espressione (1999), Pourparler (2000, 2019) e Sovrapposizioni (con Carmelo Bene, 2002, 2012).