Catalogo / Letteratura come storiografia?

Letteratura come storiografia?
Mappe e figure della mutazione italiana
ISBN 9788874626977
2015, pp. 240
140x215 mm, brossura
€ 22,00
€ 20,90 (prezzo online -5%)
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Il libro

I saggi riuniti in questo volume vertono sul rapporto fra letteratura e vita materiale italiana entro un arco temporale che va dal miracolo economico agli anni Zero del XXI secolo, riprendendo in ciò l’idea di letteratura come forma simbolica in grado di rappresentare sfere dell’esperienza inaccessibili alla storiografia. Il libro è diviso in due parti: la prima sezione affronta l’eredità di due laboratori del secondo Novecento (le riviste «Officina» e «Il Menabò») e contamina diversi approcci critici (la critica tematica, la teoria freudiana di Francesco Orlando, il materialismo ermeneutico di Romano Luperini). La seconda parte interroga invece alcuni maestri del Novecento che continuano a scrivere nel cuore degli anni Ottanta (Parise, Fortini, Primo Levi, Volponi, Morante, Sciascia) e quattro scrittori degli anni Zero (Affinati, De Signoribus, Di Ruscio, Sarchi) tra i molti a proprio modo all’altezza della tradizione e dell’eredità dei maestri. Tutti i testi presi in esame – questa almeno è la scommessa – rappresentano la mutazione italiana nei modi indocili con cui le opere letterarie sanno rispondere alle ulcerazioni della storia. La domanda del titolo, ripresa da un saggio di Enzensberger, intende dunque alludere alla questione del rapporto fra scritture d’invenzione e scritture veridiche, e (a monte del più schematico bivio tra fiction e non-fiction) fra opere e mondo. La speranza e l’ipotesi è che la letteratura possa ambire ad esser riguardata come quella forma paradossale di storiografia che si prende la sovrana libertà di riconfigurare i dati di realtà, custodendo così, «nella penombra delle opere», le «tracce dei dimenticati».

Volume disponibile anche in versione elettronica. Acquista su: torrossa.it

L'autore
Emanuele Zinato

Emanuele Zinato insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Padova. Ha curato l’opera completa, con apparato critico-filologico, degli scritti di Paolo Volponi: Poesie 1947-1994 (Einaudi, 2001) e Romanzi e prose (Einaudi, 2002-2003). Fra le sue ultime pubblicazioni: un saggio sulla retorica dei testi scientifici italiani settecenteschi (Il vero in maschera. Dialogismi galileiani , Liguori, 2003); un testo sulla critica letteraria italiana (Le idee e le forme. La critica italiana dal 1900 ai nostri giorni , Carocci, 2010); uno studio sulla relazione fra letteratura e modernizzazione in alcuni scrittori del secondo novecento italiano: Fortini, Calvino, Morante, Sciascia (Letteratura come storiografia? Mappe e figure della mutazione italiana , Quodlibet, 2015)

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