Le voci sono quelle dei narratori, l’esperienza è quella della vita quotidiana, che è il grande, variegato, nuovo territorio del romanzo dall’inizio del Settecento. È su questo asse che si snodano i saggi qui riuniti a dimostrare la corrispondenza felicemente riuscita – l’armonia di Babele – tra le sempre più complesse manifestazioni dell’esperienza e le molteplici forme inventate dagli autori per raccontarle. È dalla «confusione delle lingue» che nascono i grandi capolavori: da Defoe a Sterne, fino a Ford Madox Ford e Joyce.
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Paolo Amalfitano insegna Letteratura inglese all’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Ha dedicato molti lavori al romanzo del Settecento e alla narrativa modernista. Si è occupato del teatro di Shakespeare e di Wilde, dell’esotismo nella letteratura europea, di teoria del testo e di letterature comparate. Socio fondatore e vicepresidente dell’Associazione Sigismondo Malatesta, dal 1989 è responsabile scientifico dei Colloqui Internazionali di Letteratura comparata (Rocca Malatestiana, Santarcangelo di Romagna). Di recente ha pubblicato per l’editore Marsilio la commedia di O. Wilde, Il ventaglio di Lady Windermere.