Catalogo / Il problema Croce

Il problema Croce
ISBN 9788874627691
2015, pp. 288
140x215 mm, brossura
€ 22,00
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Il libro

Nei primi cinquant’anni del Novecento sembrava che Croce possedesse la chiave di tutti i problemi in ambito filosofico, storico e letterario. Ma oggi è Croce stesso a essere divenuto un problema per la cultura italiana. Non sappiamo come prenderlo, e finiamo per adottare nei suoi confronti criteri interpretativi antimetodici. Non lo valutiamo per quello che ha fatto, ma per quel che non ha fatto, e continuiamo a rimproverargli la svalutazione della scienza, il fastidio per la letteratura contemporanea, il rifiuto della sociologia. Croce è sempre meno conosciuto, anche negli ambiti in cui avrebbe ancora molto da insegnare.
Questo libro si sforza invece di valutare Croce per quel che ha fatto e per quel che ha pensato. Iniziando da quel campo di studi, l’estetica, in cui venne considerato un’autorità indiscussa per mezzo secolo, e dal quale è del tutto scomparso. Si comincia così con una introduzione alla filosofia crociana dell’arte, si riscopre l’attualità dell’accostamento operato da Croce tra estetica ed economia, ci si interroga sui rapporti di Croce con il Romanticismo. Il discorso si amplia poi al legame di Croce con alcuni grandi del passato: Goethe, Flaubert, Warburg. E si estende alla storia, prendendo in esame i rapporti tra storiografia e arte e la nozione di aneddotica. Ma c’è posto anche per altri aspetti dell’attività di Croce, come la sua contrapposizione all’istituzione universitaria e agli indirizzi culturali in essa dominanti. Con un esito sorprendente: quel che risulta più difficile da spiegare a chi ripercorra, oggi, la parabola crociana dai trionfi della prima metà del secolo alle liquidazioni degli ultimi cinquant’anni non è la più recente rimozione quanto il successo che l’Italia gli ha decretato così a lungo; tanto le caratteristiche intellettuali, ma anche, e soprattutto, le doti morali e civili di Croce ci sembrano oggi estranee al nostro Paese.

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L'autore
Paolo D’Angelo

Paolo D’Angelo è professore ordinario di Estetica presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre. Dirige la rivista “Aesthetica Preprint” e collabora al quotidiano “Domani”. Per i nostri tipi, ha pubblicato, oltre ai primi due volumi di Attraverso la storia dell’estetica (vol. I, Dal Settecento al Romanticismo; vol. II Da Kant a Hegel; vol. III Dall’Ottocento a oggi): Filosofia del paesaggio 2010, 2014 (traduzione giapponese 2018); Ars est celare artem. Da Aristotele a Duchamp, 2014, 2005; Le arti nell’estetica analitica, 2008; Cesare Brandi. Critica d’arte e filosofia, 2006. Gli altri suoi lavori più recenti sono: Paesaggio. Teorie, storie, luoghi, Laterza, 2021; La tirannia delle emozioni, Il Mulino, 2020; Sprezzatura. Concealing the Effort of Art from Aristotle to Duchamp, Columbia University Press, 2018.

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