Catalogo / I bei giorni di Aranjuez

I bei giorni di Aranjuez
ISBN 9788874628292
2016, pp. 96
150x230 mm, brossura con bandelle
€ 14,50
€ 13,77 (prezzo online -5%)
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Il libro

Un uomo e una donna siedono a un tavolo da giardino, all’aperto, in un bel giorno d’estate, e parlano dell’amore. Tra loro vi è intimità, confidenza, una franchezza spietata, una sincerità disarmata, e lealtà nel rispettare il gioco delle parti in uno scambio governato da regole precise. Ma la scena che stanno recitando non è quella di un corteggiamento. Nulla lascia intendere che siano, o siano stati, amanti. Nel «dialogo estivo» che si svolge tra loro – né «dramma» né «tragedia», ma un genere del tutto singolare: divertimento serio, gioco estremo, rito solenne e pervaso di erotismo – si raccontano l’un l’altra le proprie esperienze amorose. «La tua prima volta con un uomo, come è stato?», chiede lui. E lei, incalzata dalle sue domande, lascia affiorare i ricordi. Densa di allusioni, di evocazioni, sorretta da un sottotesto di segreti rimandi letterari, illuminata da sconcertanti rivelazioni, la conversazione tra i due – personaggi senza nome fino alle ultime battute, emblemi dei due sessi, archetipi dell’uomo e della donna – procede come una danza, scabrosa e pudica, enigmatica e sensualissima. Ambientato in un luogo fuori dallo spazio e dal tempo – del giardino in cui la scena si svolge gli alberi non si vedono nemmeno, si odono appena –, I bei giorni di Aranjuez è una sfida a qualsiasi possibilità di rappresentazione: perfino la città nominata nel titolo compare come un ricordo nei racconti dell’uomo e come la citazione di un verso di Schiller. Dedicato a «S.», cioè a Sophie Semin, la moglie di Peter Handke, attrice teatrale, il testo è stato trasposto nel film omonimo dal regista Wim Wenders – che ha raccolto la sfida dell’irrappresentabilità – e interpretato dalla stessa Sophie nel ruolo della protagonista, in una realizzazione che lascia immaginare, da parte di un autore così sfuggente, mille coinvolgimenti personali.

L'autore
Peter Handke

Peter Handke è nato a Griffen (Carinzia) nel 1942, da madre slovena e padre tedesco. Considerato tra i più importanti scrittori contemporanei europei, è autore di provocatorie pièces teatrali (come Insulti al pubblicoe Autodiffamazione, 1966), di numerose opere in prosa (tra cui I calabroni, 1966; Prima del calcio di rigore, 1970; Infelicità senza desideri, 1972; La donna mancina, 1976; Canto alla durata, 1986; Il mio anno nella baia di nessuno, 1994; In una notte buia uscii dalla mia casa silenziosa, 1997; Un disinvolto mondo di criminali. Annotazioni a posteriori su due attraversamenti della Iugoslavia in guerra. Marzo e aprile 1999, 2000; La montagna di sale: una storia di inizio inverno, 2007; Saggio sul luogo tranquillo, 2012) e di sporadiche, altissime, prove di poesia (come Canto alla durata, 1986). Ha inoltre collaborato alla sceneggiatura di alcuni film di Wim Wenders, come Falso movimento (1975) e Il cielo sopra Berlino (1987).
Nel 1973 è stato insignito del premio Georg Büchner (riconsegnato nel 1999 in segno di protesta contro i bombardamenti della Nato in Serbia), nel 2009 del premio Franz Kafka e, nel 2014, dell’International Ibsen Award.
Nel 2019 gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Letteratura.

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