Recensioni / Il pataffio

In un tempo di romanzi che non hanno incipit ma solo una breve frase che introduce alla banalità di storie in assenza di personaggi, la riapparizione de Il pataffio di Luigi Malerba, grazie a Quodlibet, è un miracolo. Un romanzo con una lingua singolarissima, pieno di situazioni comiche che ad ogni pagina mostra un giro di giostra con paesaggi diversi e avventure. Il marconte Cagalanza e la marcontessa Bernarda guidano una corte nomade in un medioevo assediato dal demone della fame. La grande raffinata ironia di Malerba non ha eredi, come il suo eclettismo. E il tempo gli rende giustizia, mostrandoci la pochezza delle idee nei libri che escono adesso. Oggi: che editori e scrittori somigliano al Manuel Fantoni di Borotalco, e appaiono ancora più ridicoli davanti al ritorno di Malerba, che li smentisce con la fantasia. La rivincita di una fiaba sgangherata che mette in fila la pochezza prodotta in questi anni.