Recensioni / Superstudio 50. Rassegna completa sull'architettura radicale

Una superproduzione di oltre 200 tra installazioni, opere grafiche, fotografie

Attraverso la più completa mostra mai realizzata, il MAXXI celebra il cinquantenario della nascita di Superstudio, il gruppo più famoso di architettura radicale, composto da Adolfo Natalini, Cristiano Toraldo Di Francia, Gian Piero Frassinelli, Alessandro Magris, Roberto Magris e Alessandro Poli.
Trasversale, metafisico, sempre nuovo, il lavoro di Superstudio è sempre sfuggito a etichette chiare e identificabili; la mostra Superstudio 50, a cura di Gabriele Mastrigli raccoglie e presenta oltre 200 tra installazioni, oggetti, opere grafiche, fotografie, pubblicazioni, che coprono l'intero percorso e l'evoluzione del gruppo, materiali provenienti in larga parte dal loro archivio, alcuni mai esposti prima e di cui molti entreranno nella collezione di architettura del Museo.
Con un'installazione site specific il progetto celebra il cinquantesimo anniversario della mostra Superarchitettura, che si è svolta a dicembre 1966 alla galleria d'arte Jolly di Pistoia e che ha sancito di fatto la fondazione di Superstudio.
Fino al 4 settembre il museo romano apre le sue porte all'esposizione ideata dagli stessi fondatori: Natalini, Toraldo di Francia e Frassinelli insieme al curatore Gabriele Mastigli.
Una parte dell'esposizione è dedicata poi alla produzione video, tra i quali Il Monumento Continuo – prodotto dal MAXXI in occasione di questa mostra ed esposto per la prima volta –, da un progetto del 1969 di cui esisteva soltanto lo storyboard. Insieme a questo anche i 5 film de Gli Atti Fondamentali (Vita, Educazione, Cerimonia, Amore, Morte, 1972-73), il più ambizioso tentativo di Superstudio di affrontare la relazione fra vita e progetto, che se da una parte propone una rifondazione antropologica e filosofica dell'architettura, dall'altra libera progressivamente le energie individuali dei componenti del gruppo, che si scioglie ufficialmente all'inizio degli anni Ottanta.
La mostra è corredata dal catalogo edito da Quodlibet che ripercorre la storia e i progetti del gruppo raccolti tutti insieme per la prima volta in un'unica pubblicazione.