Recensioni / La realtà? Sì, è reale

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. E tra la Germania e l’Impero austro-ungarico. Sono le coordinate cronologiche e spaziali all’interno delle quali agisce un drappello di scrittori e pensatori destinati a tracciare spesso l’uno all’insaputa dell’altro – la mappa di un territorio altrimenti inesplorato, il calendario di un tempo che ancora deve compiersi. Rispondono ai nomi di Sigmund Freud e Franz Kafka, di Hugo von Hofmannsthal e Franz Rosenzweig, che tra loro fu, in un certo senso, il più radicale. Tutti erano ebrei, almeno d’origine. Rosenzweig (nato a Kassel il 25 dicembre 1886 e morto a Francoforte il 10 dicembre 1929) volle esserlo fino in fondo, al punto da considerare il cristianesimo come la forma, vertiginosa eppure sostanziale, nella quale il giudaismo stesso era destinato a inverarsi. Il suo capolavoro, La stella della redenzione, apparve nel 1921 e fu subito considerato opera di difficile lettura, nonostante Rosenzweig si fosse tenuto alla larga da ogni tecnicismo accademico e avesse scelto di affrontare il nodo centrale della sua riflessione (il rapporto tra Dio, l’uomo e il mondo) in una prospettiva eclettica e sempre sorprendente. Nello stesso anno, nel tentativo di rendere più accessibile il suo pensiero, l’autore mise mano a un "libretto" rimasto inedito fino agli anni Cinquanta e ora riproposto da Quodlibet con il titolo Della comune intelligenza sana e di quella malata (pagine 214, euro 16,00). Non si tratta di un saggio, ma di un apologo a tratti surreale e, si sarebbe tentati di dire, kafkiano, nel quale viene descritta l’alienazione del soggetto dalla realtà che lo circonda e che, nella tradizione dell’idealismo tedesco, non esisterebbe al di fuori della sua percezione. Ma Rosenzweig è convinto del contrario, ossia della reale consistenza della realtà stessa, che porta inscritti in sé i segni di una rivelazione sempre in atto. Dal volume – ottimamente curato da Gianfranco Bonola, al quale si deve anche la magnifica versione italiana della Stella della redenzione in catalogo da Vita e Pensiero – anticipiamo il capitolo relativo al primo intervento al capezzale della «mente malata», quello compiuto da un filosofastro specializzato nel modesto gioco di prestigio del "come se".