Dal punto di vista medico, l’ecolalia è quel "disturbo che consiste nel ripetere involontariamente parole o frasi pronunciate da altre persone", un fenomeno che, fin dal diciannovesimo secolo, è stato oggetto di studio principalmente della psichiatria. Daniel Heller-Roazen dà a questa patologia un significato inedito, riconducendola alle radici più profonde del linguaggio stesso. Nei ventuno capitoletti del volume, in cui la filosofia sembra ricongiungersi alla lingua del mito e della fiaba, si declina nei modi più inaspettati una tesi di fondo: ogni lingua è l’eco di un’altra, e continua a portarne testimonianza. Radicalizzando, ogni lingua è l’eco di quella babele infantile la cui cancellazione rende possibile la parola. Tale tesi trova riscontro nei territori più diversi: la mitologia, la psicoanalisi, la teologia, la letteratura, la linguistica. Apre una nuova prospettiva sul rapporto fra oralità e scrittura e su facoltà umane come la memoria e l’oblio. E si rivela una chiave di lettura incredibilmente versatile, in un percorso che, in queste ventuno “ecolalie”, porta da Ovidio a Dante, da Edgar Allan Poe a Elias Canetti, dalle lingue sacre dell’ebraismo e dell’islam ai dialetti in via di sparizione, dalla lingua materna dei poeti alla lingua ideale dei dotti
Daniel Heller-Roazen insegna Letteratura comparata a Princeton ed è il traduttore inglese di Giorgio Agamben. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Fortune's Faces: The Roman de la Rose and the Poetics of Contingency (The Johns Hopkins University Press 2003), Echolalias: On the Forgetting of Language (Zone Books 2005), The Inner Touch: Archaeology of a Sensation (Zone Books 2007), The enemy of all: Piracy and the Law of Nations (Zone Books 2009). In italiano sono stati pubblicati da Quodlibet: Ecolalie. Saggio sull’oblio delle lingue (2007), Il nemico di tutti. Il pirata contro le nazioni (2010) e Il tatto interno. Archeologia di una sensazione (2013), Il quinto martello. Pitagora e l’armonia del mondo (2017) e Lingue oscure. L’arte dei furfanti e dei poeti (2019).