Critici, scrittori e artisti di diverse aree culturali e geografiche si misurano in questo volume con la figura di Gregor von Rezzori (Czernowitz 1914-Donnini 1998). Intellettuale di straordinaria modernità e di amplissimo spettro, Rezzori ha percorso il Novecento interpretandone con passione e lucidità moltissimi aspetti: oltre a essere stato il grande scrittore in lingua tedesca che si conosce, ha infatti lavorato come sceneggiatore cinematografico, attore, disegnatore, giornalista; è stato un critico severo e appassionato della grande rimozione tedesca del dopoguerra e insieme un autore brillante di resoconti dal bel mondo, ricette di cucina, articoli di costume, reportage ecc. sui più autorevoli giornali del mondo; un testimone arguto e malinconico della fine del mondo asburgico e insieme un analista partecipe della realtà italiana, dove ha vissuto stabilmente negli ultimi trent'anni della sua vita. Il volume comprende un'ampia scelta dal diario inedito che Rezzori tenne nel 1943 mentre si trovava a Berlino, nel cuore della Germania nazista.
Andrea Landolfi insegna Letteratura tedesca e Traduzione letteraria all'Università di Siena. Traduttore e amico dello scrittore, nel 2004 ha promosso un grande convegno internazionale sulla sua opera. Questo libro è, in parte, frutto di quella iniziativa.
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