Catalogo / L'oggetto poetico

L'oggetto poetico
Conrad, Ingarden, Hartmann
ISBN 9788874620210
2004, pp. 204
140x215 mm, brossura
€ 17,00
€ 16,15 (prezzo online -5%)
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Il libro

Il problema dell’oggetto estetico nella sua struttura ontologica e nella sua essenza più autentica è alla base del pensiero di Waldemar Conrad, Roman Ingarden e Nicolai Hartmann: tre filosofi uniti dalla convinzione che un avvicinamento il più possibile rispettoso della specificità dell’opera d’arte sia garantito dall’immediatezza di una descrizione fenomenologica, declinata in senso realistico. L’intenzione di questo libro è quella di far emergere come una simile fedeltà all’oggetto si traduca nei termini di un’attenzione particolare alla poesia e alla letteratura, in quanto forme artistiche intimamente più complesse delle altre. Nell’ottica di un realismo prudente, difficile risulterà l’equilibrio tra la volontà di un sondaggio stretto all’oggetto e il necessario coinvolgimento di un versante soggettivo. Anche un’indagine filosofica che intende cogliere in primo luogo la ‘durezza’ della realtà non può infatti dimenticare la duplicità e l’ambiguità del fenomeno artistico e dell’emergere di ogni bellezza

Indice: Introduzione - I. L’oggetto poetico come oggetto ideale: Waldemar Conrad: 1. Un’estetica fenomenologica - 2. Natura descrittiva dell’estetica - 3. Struttura dell’oggetto estetico: la poesia - 3.1 La parola singola e la proposizione - 3.2 L’oggetto poetico - 4. Oggetto naturale e oggetto estetico: unità ideale e invarianti strutturali - 5. Atteggiamento estetico e piacere etico - II. L’opera letteraria come oggetto puramente intenzionale: Roman Ingarden: 1. Questioni preliminari e confini dell’analisi - 2. La struttura dell’opera letteraria - 2.1 Le formazioni vocali-linguistiche - 2.2 Le unità di significato - 2.3 Le oggettività rappresentate - 2.4 Gli aspetti schematizzati - 3. Strato oggettivo e qualità metafisiche - 4. La successione delle fasi nell’opera letteraria: un’analisi orizzontale - 5. La vita dell’opera letteraria: concretizzazioni e posizione ontica - III. La poesia come rapporto di apparizione: Nicolai Hartmann: 1. Estetica e fenomenologia - 2. L’opera d’arte come spirito obbiettivato - 2.1 Dipendenza e autonomia dell’obbiettivazione - 2.2 L’esistenza storica dell’obbiettivazione - 3. Il bello, l’arte e il mondo della possibilità dis-effettuata - 4. L’oggetto artistico tra materia e spiritualità - 4.1 Oggetto e finalità dell’estetica - 4.2 La bellezza come valore del mero "essere-obietto" - 4.3 Il rapporto di apparizione nella poesia - 4.4 Lo sfondo spirituale - Bibliografia - Indice dei nomi

L'autore
Daniela Angelucci

Daniela Angelucci è ricercatrice di Estetica nell’Università di Roma Tre. Dal 2006 al 2010 ha insegnato Estetica e teoria del cinema nell’Università della Calabria. Collabora con l’Enciclopedia Italiana Treccani. Tra le sue pubblicazioni: Il visibile e l’irreale. L’estetica di Hartmann (Aesthetica, 1999), L’oggetto poetico. Conrad, Ingarden, Hartmann (Quodlibet, 2004), Estetica e cinema (a cura di, Il Mulino, 2009).

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