A cura di Laura Montedoro
Testi in lingua italiana e inlgese. Con illustrazioni a colori e b/n
L’assunto da cui parte questo corposo studio corale consta nel fatto che «i sette scali ferroviari milanesi dismessi rappresentano un’occasione eccezionale e irripetibile di trasformazione urbana e di messa a punto di un’idea di città». Il volume raccoglie pertanto numerosi contributi, ampiamente illustrati, secondo uno schema tripartito: una prima parte urbanistica che contiene dei saggi d’indirizzo volti a delineare le sfide cruciali per la città contemporanea. La seconda parte, più progettuale, dedica spazio alle varie proposte di riordino degli scali milanesi. La terza, infine, propone una sorta di verifica a più voci delle ipotesi sviluppate nelle prime due, interrogando sia architetti come Emilio Battisti e Pierluigi Nicolin, e urbanisti, come Luigi Mazza, sia personalità extradisciplinari di assoluto rilievo come Ermanno Olmi, partendo dall’assunto che per capire una città sono necessari molti punti di vista, compresi quelli del cinema, spesso trascurati dal mondo accademico, ma forse gli unici in grado di restituire quel sentimento unico che Christopher Alexander chiama «the magic of the city».
Laura Montedoro è ricercatrice di ruolo in Urbanistica presso il Politecnico di Milano. I suoi studi si sono concentrati su tre aree di prevalente interesse: l’interrogazione critica della storia del Novecento in merito al pensiero e alla pratica dei protagonisti dell’architettura e dell’urbanistica italiane; lo studio di esperienze di costruzione della periferia fordista nel secondo dopoguerra; l’approfondimento critico di esperienze contemporanee di progetto urbano. Impegnata in una riflessione sul mutamento dei contesti metropolitani e nell’esplorazione di ipotesi interpretative, si misura inoltre con il disegno urbano attraverso la ricerca progettuale.
Fra le sue pubblicazioni ricordiamo Lingeri, Terragni e Bottoni in Corso Sempione a Milano: due interpretazioni del rapporto casa-città. 1933-36, 1953-58, Ronca, Cremona 2004 e, con Andrea Costa, La città razionalista: modelli e frammenti: urbanistica e architettura a Modena, 1931-1965, Rfm Panini, Modena 2004.
