Autori / Cesare Cases

Cesare Cases

Cesare Cases (Milano 1920 - Firenze 2005), critico e scrittore, è stato uno dei maggiori germanisti del secondo Novecento. Rifugiatosi a Zurigo a causa delle leggi antiebraiche del 1938, dopo la guerra si laureò a Milano con Antonio Banfi con una tesi su Ernst Jünger. Insegnò lingua e letteratura tedesca in un liceo di Pisa e poi nelle università di Padova, Cagliari, Pavia e Torino. A lungo consulente della casa editrice Einaudi, collaborò a molte riviste culturali e per alcuni anni fu direttore dell’«Indice». Con edizioni, introduzioni, saggi e corsi universitari si occupò di scrittori tedeschi e di lingua tedesca del Sette-Ottocento (Lessing, Goethe, Kleist, Musäus, Hebbel, ecc.) e del Novecento (Thomas Mann, Musil, Brecht, Kraus, Lukács, Horkheimer, Adorno, Benjamin, Szondi). Gran parte di questi studi si trovano in Saggi e note di letteratura tedesca (Einaudi, 1963) e in Su Lukács (ivi, 1985). I suoi numerosi interventi critici su scrittori italiani (Galiani, Manzoni, De Roberto, Gadda, Elsa Morante, Primo Levi, Calvino e altri) furono pubblicati in Patrie lettere (Einaudi, 1987). Un’ampia, rilevante raccolta di suoi scritti è Il testimone secondario. Saggi e interventi sulla cultura del Novecento (Einaudi, 1985). Vanno inoltre segnalati Il boom di Roscellino. Satire e polemiche (ivi, 1990), il libro autobiografico Confessioni di un ottuagenario (Donzelli, 2000), il carteggio con Sebastiano Timpanaro Un lapsus di Marx (Edizioni della Normale, 2004) e i pareri di lettura per l’Einaudi, raccolti in Scegliendo e scartando (Aragno, 2013).

Pubblicazioni dell'autore
Cesare Cases

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euro 30,40