Giuseppe Gioachino Belli (Roma 1791-1863), poeta e intellettuale di formazione culturale europea, ha scritto più di duemila sonetti in dialetto per «lasciare un monumento di quello che oggi è la plebe di Roma» e, al contempo, far trapelare la propria complessa e inquieta visione del mondo. Le sue poesie romanesche, rimaste in larghissima parte inedite mentre era in vita, sono oggi considerate uno dei vertici della letteratura italiana. Tra le più recenti edizioni dell’opera ricordiamo Tutti i sonetti romaneschi, a cura di Marcello Teodonio, Newton & Compton editori, Roma 1998 e I sonetti, a cura di Pietro Gibellini, Lucio Felici, Edoardo Ripari, Einaudi, Torino 2018.