Autori / Dmitrij Vasil’evič Grigorovič

Dmitrij Vasil’evič Grigorovič

Dmitrij Vasil’evič Grigorovič nasce a Simbirsk nel 1822 da una famiglia di proprietari non ricchi e non particolarmente nobili. Il padre, che aveva servito negli ussari prima di dedicarsi all’amministrazione delle terre, muore nel 1830 lasciando il figlio alle cure della madre e della nonna, entrambe francesi. Si realizza così una strana condizione, non inconsueta presso la nobiltà russa, per cui il bambino impara a leggere e scrivere in francese prima che in russo, apprendendo la lingua natale dai figli dei contadini nella tenuta paterna. Poiché la sua famiglia vive isolata dagli altri proprietari della zona, Grigorovič passa un’infanzia solitaria, che gli lascia un ardente desiderio di amicizia e di socialità. Nel 1836, dopo diversi passaggi in collegi e al ginnasio di Mosca, si iscrive alla Scuola di alta ingegneria di Pietroburgo dove fa la conoscenza, per lui decisiva, di Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Sotto l’influenza di Dostoevskij e senza finire la scuola, si dedica all’attività letteraria, pur nutrendo al contempo interesse per il teatro e le arti figurative. Prende parte alla nuova tendenza realistica della «scuola naturale»: nel 1845 pubblica il suo racconto Peterburgskye šarmanščiki (I suonatori d’organetto di Pietroburgo) nella raccolta Fisiologia di Pietroburgo; seguono Derevnija (Il villaggio, 1846); Anton Goremyka, 1847; poi i romanzi Rybaki (I pescatori, 1854) e Pereselency (1855). Nel 1858, in occasione della visita a Pietroburgo di Alexandre Dumas, sfrutta la sua perfetta conoscenza del francese per fargli da cicerone durante la sua permanenza in città. Negli anni Sessanta, in seguito ai disaccordi all’interno del «Sovremennik», lascia la rivista insieme all’ala liberale composta da Turgenev, Družinin, Botkin e altri. Nel 1864 pubblica Dva Generala (Due generali) e nello stesso anno diviene segretario della Società per il sostegno agli artisti. Abbandona l’attività letteraria per diversi anni, tornando a scrivere solo nel 1883 con il racconto Guttaperčevyj Mal’čik (Il bambino di gomma), seguito da Akrobaty blagotvoritel’nosti (Gli acrobati della beneficenza, 1885). Nel 1893 pubblica le sue memorie letterarie (Literaturnye Vospominanija) e nel 1897 il saggio Skučnyj gorod (La città noiosa). Muore nel 1900.

Pubblicazioni dell'autore
Dmitrij Vasil’evič Grigorovič

Il bambino di gomma

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