Eugenio Montale (Genova 1896 - Milano 1981) è uno dei maggiori poeti europei del Novecento. In piena guerra, nel 1917, presso la Scuola Allievi Ufficiali di Parma, stringe amicizia con Sergio Solmi, che costituirà nell’arco della sua intera esistenza un punto di riferimento umano e letterario imprescindibile. Dopo gli esordi in rivista (particolarmente su «Primo Tempo») pubblica la sua prima raccolta di versi, Ossi di seppia, uscita presso Gobetti nel 1925 e poi (accresciuta) nel 1928, per le edizioni di Mario Gromo. Le sue liriche successive confluiranno in Le occasioni (1939), Finisterre (1943), La bufera e altro (1956), Satura (1971). Nel 1975 gli viene conferito il premio Nobel per la letteratura, e nel 1980 esce nella collana dei «Millenni» Einaudi la prima edizione critica dell’opera in versi di un poeta vivente, curata da Gianfranco Contini e Rosanna Bettarini.