Colloqui con il professor Y
di Louis-Ferdinand Céline
– Lei è tanto rincoglionito, professor Y, che
bisogna stare a spiegarle tutto!… adesso le metto
i punti sugli i! ascolti bene quello che dichiaro:
gli scrittori di oggi non sanno ancora che esiste il
Cinema!… e che il cinema ha reso il loro modo di
scrivere ridicolo e inutile… perorevole e vano!…
– Come? come?
– Dato che i loro romanzi, tutti i loro romanzi, ci guadagnerebbero un sacco, ci guadagnerebbero tutto, se fossero girati da un cineasta… i
loro romanzi sono soltanto sceneggiature, più o
meno commerciali, a corto di cineasti!… il Cinema ci ha tutto quello che manca ai loro romanzi:
il movimento, i paesaggi, il pittoresco, le belle
berte, senza veli, senza peli, i Tarzan, gli efebi, i
leoni, i giochi da Circo che sembran veri! i giochi
d’alcova che fan dannare! la psicologia!… delitti
fin che vuoi… orge di viaggi! come esserci! tutte cose che questo povero tondiculo di scrittore
può solo indicare!… smergolare ficcandole nei
suoi compitini! che poi si fa odiare dai clienti!…
non è all’altezza! per quanto patacca si dimostri!
per quanto si accanisca! è surclassato mille!…
mille volte!
– Ma allora, secondo lei, al romanziere che
cosa gli resta?
– Tutta la massa dei ritardati mentali… la
massa amorfa… quella che non legge neanche il
giornale… che va appena al cinema…
– Quella lì, può leggerlo il romanzo patacca?
– E come!… soprattutto al cesso, tò!… qui
trova un momento per pensare!… che è costretta
a occupare in qualche modo!…
– Quanti lettori saranno, questa massa?
– Oh! il 70… l’80 per cento d’una popolazione normale.
– Accidenti, una bella clientela!…
Lo manda in giuggiole il fatto…
– Sì… ma, ohé, professor Y! attenzione! è
morfinata dalla Radio, questa clientela! satura di
Radio!… stranita, oltre che ritardata!… vada un
po’ a parlarle di «resa emotiva»!… vedrà che accoglienza!… la «resa emotiva» è lirica… niente
di meno lirico del «lettore da cesso»!… l’autore
lirico, come sono io, se ne fotte di tutta la massa, oltre che dell’élite!… l’élite non ha il tempo
per essere lirica, quella viaggia in macchina, si
abboffa, mette su culo, peta, rutta… e riparte!…
anche lei legge solo al cesso, l’élite, e capisce solo
la patacca… insomma il romanzo lirico non rende… questo non si discute!… il lirismo uccide lo
scrittore, coi nervi, con le arterie, e con l’ostilità di tutti… non parlo a vanvera professor Y!…
parlo serissimo!… il romanzo a «resa emotiva»
è una fatica da non crederci… l’emozione può
essere captata e trascritta solo attraverso il linguaggio parlato… il ricordo del linguaggio parlato! e a prezzo di infinita pazienza! di minutissime ritrascrizioni!… ci provi lei!… il cinema non
ce la fa più!… è la rivincita!… alla faccia di tutte
le campagne, di tutti i miliardi di pubblicità, delle migliaia di primi piani… sempre più in primo
piano… ciglia da un metro in su!… sospiri, sorrisi, singhiozzi, che di più non si può desiderare,
mostro impotente… e nemmeno la massa è emotiva… sicuro!… sono d’accordo con lei, professor Y… le piacciono solo le pagliacciate a quella!
è isterica la massa!… ma è scarsa d’emotività!
molto scarsa!… Non ci sarebbero più guerre da
un bel pezzo, signor professor Y, se la massa fosse emotiva!… finiti i macellamenti!… sì, campa
cavallo!…
il cinema rimane tutto fasullo, meccanico, gelido… ha solo emozione fasulla… non capta mica
le onde emotive… è impotente nell’emozione…