Foglio di via, primo organico libro di poesia dell’autore, pubblicato nel 1946, raccoglie il portato dell’esperienza del giovane Fortini. Un libro “isolato”, come definito dall’autore negli anni della maturità, perché scisso tra le ragioni del canto e quelle della realtà bellica. Il perno intorno a cui ruotano queste liriche è infatti la Seconda guerra mondiale, l’evento che segna irrimediabilmente la biografia e la coscienza, poetica e intellettuale, del soldato prima e dell’esule poi. Le diverse anime della poesia fortiniana sono qui già tutte presenti: lo scontro diretto con gli eventi storici; l’elegia d’amore e l’introspezione lirica; il riuso manierista e allegorico delle forme della tradizione.
Quest’edizione fornisce per la prima volta un testo critico, corredato di apparati variantistici, della raccolta di esordio di
Fortini: ogni lirica è accompagnata da un ampio commento, costituito da cappelli introduttivi e note puntuali ai versi, che consentono di affrontare in modo approfondito la lettura di uno dei più importanti poeti del secondo Novecento italiano ed europeo.
Nato a Firenze nel 1917, Fortini ha vissuto in quella città gli anni giovanili, entrando in contatto sia con i protagonisti della stagione dell'Ermetismo, sia con gli intellettuali che prima della guerra hanno fatto la storia della cultura italiana, da Montale a Noventa e Vittorini.
Dopo aver partecipato alla Resistenza in Valdossola diventa redattore del «Politecnico», dal 1948 al 1953 lavora alla Olivetti, per la quale continua a collaborare come copywriter fino agli anni '60; scrive per riviste e quotidiani, tra cui «Officina», «Quaderni rossi», «il manifesto» e il «Corriere della Sera». Nel 1985 gli è stato conferito il Premio Montale - Guggenheim per la poesia. È morto a Milano nel novembre '94. La produzione di Fortini comprende la saggistica, la poesia, la narrativa, sceneggiature, traduzioni in versi ed in prosa dal francese e dal tedesco.
La sua opera poetica è raccolta in Fortini Fortini, Tutte le poesie (Oscar Mondadori, 2014); un’antologia degli scritti saggistici è in Saggi ed epigrammi (Mondadori, 2003). Nelle edizioni Quodlibet sono apparsi I cani del Sinai (2002, 2020), Un giorno o l’altro (2006), Lezioni sulla traduzione (2011), Dieci inverni. 1947-1957 (2018), Foglio di via e altri versi (edizione critica e commentata, 2018), oltre al catalogo ragionato della produzione pittorica e grafica Disegni Incisioni Dipinti (2001). Fortini ha tradotto Flaubert, Eluard, Doblin, Gide, Brecht, Proust, Goethe, Einstein, Queneau, Kafka.