IT. «La modernità è arrivata sulla nostra pelle. C’è un particolare spazio sul quale vale la pena di riflettere oggi: è quello tra noi e noi stessi, tra la percezione della nostra identità e il modo in cui essa prende forma e si proietta verso l’esterno».
Gabriele Mastrigli
Fotografo prima ancora che architetto, Cristiano Toraldo di Francia, fondatore del Superstudio, collaborava fin dai primi anni Sessanta con varie riviste di moda, che lo misero in contatto con il rutilante mondo milanese del Made in Italy. Non a caso, uno dei primi ritratti fotografici del gruppo fu realizzato da un suo collega di «Vogue», Ugo Mulas. L’attenzione alla moda e agli abiti, del resto, è un tema che se da un lato lo accumuna ai colleghi di Archizoom, autori di celebri divise pop e psichedeliche, dall’altro lo inserisce nella lunga tradizione della riflessione architettonica sul principio del rivestimento, che, come ebbe a notare Adolf Loos, «è applicabile anche alla natura. L’uomo è rivestito di pelle, l’albero di corteccia».
Ri-vestire è dunque un’ironica autobiografia per immagini dell’architetto e designer fiorentino, di cui mette in luce un aspetto profondo, costante e inedito, che accompagna da sempre la sua carriera, dagli esordi sino ai lavori più recenti, affrontati insieme ai suoi studenti con la freschezza irriducibile di un indomito sperimentatore.
EN. «Modernity has reached our skin. There is a peculiar space on which it is worth reflecting today: it is that which stands between us and ourselves, between the perception of our identity and the way in which it takes shape and projects itself outside».
Gabriele Mastrigli
Photographer before becoming architect, Cristiano Toraldo di Francia, founder of Superstudio, started working in the early 1960s for fashion magazines, that put him in contact with the storming Milan world of Made in Italy. It is no coincidence that one of the first portraits of Superstudio was shot by his colleague at «Vogue» Ugo Mulas. His interest in fashion and clothes is a theme that if, on the one hand, puts him alongside his colleagues of Archizoom, authors of famous pop and psychedelic outfits, on the other places him in the long tradition of architectural reflection on the principle of re-covering, which, as Adolf Loos noted, «can also be applied to nature. Man is covered with skin, the tree with its bark».
Ri-vestire is therefore an ironic autobiography through the images of the Florentine architect and designer, highlighting a profound, constant and unknown aspect, that accompanies his career from the beginning to his most recent projects carried out with his students and with the irreducible freshness of an indomitable experimenter.
IT. Cristiano Toraldo di Francia (Firenze 1941), fondatore del gruppo Superstudio con Adolfo Natalini nel dicembre 1966, dal 1973 tiene seminari nella Facoltà di Architettura di Firenze e inizia a tenere conferenze in Europa, Giappone, Stati Uniti e Australia, e a insegnare presso numerose scuole internazionali. Dal 1994 vive e lavora nelle Marche, a Filottrano, dove si trasferisce dopo l’invito a prendere parte alla fondazione della Facoltà di Architettura dell’Università di Camerino nella sede di Ascoli Piceno, presso la quale insegna attualmente. Per Quodlibet sono usciti due volumi di Superstudio: La vita segreta del Monumento Continuo. Conversazioni con Gabriele Mastrigli (2015) e Opere 1966-1978 (2016).
EN. Cristiano Toraldo di Francia (Florence 1941), founder of Superstudio with Adolfo Natalini in December 1966, has since 1973, held seminars at the Faculty of Architecture in Florence and given lectures throughout Europe, the United States, Japan and Australia, while teaching in several international schools. Since 1994 he has lived and worked in the Marche region, where he moved after an invitation to take part in the foundation of the Faculty of Architecture at the University of Camerino in Ascoli Piceno, where he still teaches today. Quodlibet has published the Superstudio books La vita segreta del Monumento continuo. Conversazioni con Gabriele Mastrigli (2015) and Opere 1966-1978 (2016).