Catalogo / Giorgio Agamben. Ontologia e politica

Giorgio Agamben. Ontologia e politica
A cura di Valeria Bonacci
ISBN 9788822901385
2019, pp. 576
140x220 mm, brossura
€ 26,00
€ 24,70 (prezzo online -5%)
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Il libro

Gli studi raccolti in questo volume, tutti inediti in italiano, testimoniano come, a partire dai primi anni Novanta, Giorgio Agamben occupi un ruolo centrale nello scenario filosofico contemporaneo. La ricezione della sua opera, già amplissima, è in costante crescita, e il suo pensiero è tra i più studiati e discussi in ambito internazionale.
Se l’avvio del dibattito sulle sue tesi è stato innescato dal carattere espressamente politico dei primi scritti della serie Homo sacer, l’attenzione si è poi gradualmente orientata verso uno studio strutturale dell’intera opera dell’autore, analizzando il nesso costitutivo tra le sue ricerche politiche e il suo tentativo di ripensare le categorie centrali dell’ontologia occidentale. In questo ambito, vengono qui individuate alcune tracce di ricerca, che articolano il libro in tre sezioni: «Potenza e linguaggio», «Stato di eccezione e dispositivi di governo», «Forma-di-vita, inoperosità e uso».
In un’intervista rilasciata in Francia nel 2010, pubblicata in questo volume, Agamben invita a non considerare la sua indagine come un percorso o un procedere lineare: «Il termine – afferma – non è adatto, si dovrebbe parlare piuttosto di un va e vieni, o di una serie di digressioni e di détours». La presente raccolta tenta di descrivere questo «va e vieni» come un’oscillazione continua che verte tuttavia su temi ostinatamente ricorrenti, tesi ogni volta tra i poli dell’ontologia e della politica.

Indice
  • Valeria Bonacci, Prefazione

  • I. Potenza e linguaggio

    • Daniel Heller-Roazen, Leggere ciò che non è mai stato scritto
    • Kevin Attel, «La voce umana». Agamben e Derrida
    • Gert-Jan van der Heiden, Contingenza e pura potenza: il Bartleby di Agamben
    • Alain Badiou, Sul libro La comunità che viene di Giorgio Agamben. Seguito da un dialogo con l’autore
    • Emanuele Coccia, Quodlibet. Logica e fisica dell’essere qualunque
    • Alice Lagaay e Juliane Schiffers, L’esperienza della fatticità del linguaggio. Un dialogo sulla passività radicale in Giorgio Agamben
    • Alex Murray, Al di là dello spettacolo e dell’immagine: la poetica di Guy Debord e di Agamben
    • Carlo Salzani, In un gesto messianico: Agamben legge Kafka

  • II. Stato di eccezione e dispositivi di governo

    • Mathew Abbott, Agamben e la questione dell’ontologia politica
    • Bernard Aspe e Muriel Combes, Considerazioni sul campo come paradigma biopolitico
    • Giorgio Agamben, Bernard Aspe, Muriel Combes, Soggetto e testimonianza. Lettere 1998-2000
    • Daniel McLoughlin, Sicurezza, governo e crisi del diritto in Agamben
    • Kazumi Takakuwa, Guerra civile in Giappone. L’attualità vista da un traduttore
    • Bruno Karsenti, Agamben e il mistero del governo
    • Anton Schütz, Imperativi senza imperator
    • Adam Kotsko, La teologia del neoliberismo
    • Thanos Zartaloudis, Violenza senza diritto? Sulla violenza pura come potere destituente

  • III. Forma-di-vita, inoperosità e uso

    • Andrea Cavalletti, Il filosofo inoperoso
    • Emanuele Dattilo, L’essere irreparabile
    • William Watkin, Signatura rerum: l’archeologia filosofica di Agamben
    • Carlo Salzani, Nudità: Agamben e la vita
    • Valeria Bonacci, Forma-di-vita e uso in Homo sacer
    • Matías L. Saidel, Dalla nuda vita all’uso
    • Andrea Cavalletti, Uso e anarchia (lettura di Homo sacer, iv, 2)
    • Aliocha Wald Lasowski, L’inoperosità come prassi: in cerca di un nuovo paradigma. Intervista con Giorgio Agamben

  • Note ai testi
  • Notizie sugli autori
  • Indice dei nomi

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