A partire da Pitagora ed Eraclito, oggetto della filosofia non è più soltanto il mondo ma anche il discorso umano sul mondo. Con ciò sorgono nuovi interrogativi: la natura del mondo può essere linguisticamente espressa? Il linguaggio può dire la verità? Il testo qui presentato, Il linguaggio e la logica arcaica, del 1925, fu un classico fin dalla sua comparsa. Ernst Hoffmann coglie nella filosofia presocratica, e nelle successive sintesi ontologiche di Platone e Aristotele, le basi logico-concettuali della filosofia del linguaggio che, a partire da Socrate e dalla sofistica, s’intrecciano in modo permanente anche con i più moderni temi della filosofia della cultura, in particolare con le questioni semantiche della teoria della conoscenza.
L’edizione italiana di questo saggio fu ispirata da Enzo Melandri, che lo considerava un punto di riferimento imprescindibile per comprendere non solo le origini del pensiero classico, ma anche l’intera grammatica speculativa dell’Occidente, nelle sue forme logico-linguistiche e nelle sue implicazioni metafisico-ontologiche.
Ernst Hoffmann (Berlino 1880 - Heidelberg 1952) è uno dei maggiori studiosi di filosofia antica e in particolare del pensiero platonico del Novecento. Allievo di Wilamowitz e Diels a Berlino, seppe coniugare il rigore esegetico tipico della scuola filologica classica tedesca con un’originale ricerca teoretica, volta a chiarire i fondamenti logico-linguistici del pensiero antico. La profondità analitica e la carica innovativa dell’interpretazione collocano Hoffmann accanto a prestigiose figure intellettuali dell’epoca, come Werner Jaeger e Ernst Cassirer, con cui intrattenne un fecondo confronto e uno stretto rapporto di amicizia. Nel 1922 Hoffmann ottenne la cattedra di Filosofia e Pedagogia all’Università di Heidelberg e fu condirettore, assieme a Heinrich Rickert, delle «Heidelberger Abhandlungen zur Philosophie und ihrer Geschichte». In traduzione italiana è disponibile una raccolta di scritti, Platonismo e filosofia cristiana (il Mulino, Bologna 1967), che contiene la bibliografia completa delle sue opere, e un’edizione di alcuni suoi saggi sul problema dell’opposizione e della partecipazione in Platone (Antitesi e partecipazione in Platone, Ferv, Roma 2002).