Catalogo / Laboratorio Pasolini

Laboratorio Pasolini
Teoria del segno e del cinema
Prefazione di Roberto Chiesi
ISBN 9788822901859
2018, pp. 208
140x215 mm, brossura, illustrazioni bn
€ 20,00
€ 19,00 (prezzo online -5%)
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Il libro

Questo libro indaga le principali questioni linguistiche e semiotiche che nel corso degli anni Sessanta Pier Paolo Pasolini ha approfondito nei suoi scritti sul cinema e che ha ripreso in forma sperimentale nei suoi film (La ricotta, Appunti per un’Orestiade africana, Edipo re, Teorema, Salò e le 120 giornate di Sodoma). Attraverso queste opere, ma senza trascurare lo stretto rapporto con l’attività letteraria precedente, il volume si concentra sul rapporto tra segno visivo e realtà, sul problema semiotico dello stile e sul carattere politico dell’espressione artistica. Laboratorio Pasolini offre inoltre un approfondito studio sul rapporto tra cinema e letteratura anche attraverso il dibattito nato dalle critiche alla controversa interpretazione pasoliniana dello strutturalismo, sollevate in particolare da Umberto Eco, Christian Metz ed Emilio Garroni.

Premio Sormani Pasolini 2022

Indice
  • Roberto Chiesi, Prefazione
  • Introduzione
    • Che cos’è il laboratorio
    • Teoria e mondo poetico
  • 1. La lingua scritta della realtà
    • 1.1 Dalla linguistica alla semiotica e dalla letteratura al cinema
    • 1.2 La ricotta e la «transustanziazione»
    • 1.3 L’oralità nel cinema
    • 1.4 Scrivere con la realtà: dalla Ricotta agli Appunti per un’Orestiade africana
  • 2. Il cinema di poesia e la soggettiva libera indiretta
    • 2.1 La polemica Pasolini-Eco-Metz.
      • 2.1.1 Il reale come terminus a quo della semiosi
      • 2.1.2 La doppia articolazione
      • 2.1.3 «Come un infinito piano-sequenza»
    • 2.2 La soggettiva libera indiretta
      • 2.2.1 Il cinema di poesia
      • 2.2.2 «Far sentire la macchina»
      • 2.2.3 La soggettiva libera indiretta in Teorema
  • 3. Lo scandalo della coscienza: note sull’influenza di Gramsci
    • 3.1 Pasolini e la dialettica marxista
    • 3.2 Spontaneità e classi popolari
    • 3.3 «Con te e contro di te»
    • 3.4 L’irriducibilità dell’umano attraverso Edipo re
  • 4. L’abiura, il «nuovo fascismo» e la fine del cinema di poesia
    • 4.1 Pasolini e L’abiura
    • 4.2 La poetica dell’indiretto libero attraverso Il fiore delle Mille e una notte
    • 4.3 Dalla «connessione sentimentale» alla «rivoluzione passiva»
    • 4.4 La soggettiva libera indiretta dopo la Trilogia della vita
  • 5. L’empirismo eretico di Pasolini
    • 5.1 Empirismo eretico come opera-laboratorio
    • 5.2 Un’opera per costellazioni
    • 5.3 Tre dispute
      • 5.3.1 Pasolini e Metz: la doppia articolazione e il cinèma
      • 5.3.2 Pasolini, Eco e il pericolo referenzialista
      • 5.3.3 Pasolini e Segre: il discorso indiretto libero
    • 5.4 Un pensiero militante
    • 5.5 «L’elemento politico»
    • 5.6 Empirismo eretico e lavoro artistico
    • 5.7 Il laboratorio pasoliniano: «Il luogo più poetico del mondo»
    • 5.8 Empirismo eretico: «pensiero in isviluppo»
  • Nota al testo
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi
L'autore
Paolo Desogus

Paolo Desogus è Maître de conférences presso Sorbonne Université a Parigi. Nel 2015 la sua tesi di dottorato in italianistica e semiotica ha ottenuto il Premio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna. Oltre a numerosi articoli su riviste specialistiche, ha pubblicato La confusion des langues. Autour du style indirect libre dans l’œuvrede Pier Paolo Pasolini (2018).

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