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Il diritto dei privati
A cura e con un saggio di Michele Spanò
ISBN 9788822902115
2018, pp. 160
140x220 mm, brossura
€ 16,00
€ 15,20 (prezzo online -5%)
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Il libro

Pubblicato per la prima volta nel 1929, Il diritto dei privati è uno dei vertici speculativi dell’istituzionalismo giuridico europeo. Widar Cesarini Sforza, uno dei suoi interpreti più esigenti e lucidi, non si limita a dimostrare, una volta di più, che diritto e Stato non fanno rima, che la giuridicità e la normatività si dicono in molti modi e che il pubblico e la politica possono abitare altrove e manifestarsi altrimenti da come l’immaginario della sovranità ci ha tanto lungamente imposto di credere. In questo libro eccentrico, teso e argomentato, Cesarini Sforza decide di illuminare il piano dei rapporti ordinari – quello in cui inventiamo i modi e le forme per vivere assieme, per fare collettivo – e mostra che le regole che tra di noi istituiamo hanno un tenore giuridico e una consistenza normativa in nessun modo inferiore o subalterna alle leggi dello Stato o alle regole implicite del mercato. Cesarini Sforza – disseppellendo il carattere cooperativo che giace al cuore del diritto privato – ha scritto un’opera magistrale sulla natura del diritto e sui motivi, formidabili e insospettati, per cui questo sapere e questa tecnica, la cui inconfessata politicità conosce oggi un nuovo protagonismo, ha a che fare in modo eminente con la capacità di dare forma ai rapporti, alle relazioni e ai bisogni che organizzano la nostra vita comune. Chi leggerà questo libro e accetterà, con Cesarini Sforza, di mettere a soqquadro i certissimi confini che separerebbero i domini del pubblico e del privato sarà obbligato a pensare al diritto in una forma radicalmente nuova.

Indice
  • Nota al testo

  • Il diritto dei privati

    • I.
  • 1. Diritto dei privati e diritto statuale
  • 2. Subbiettivismo ed obbiettivismo
  • 3. Il diritto come norma
  • 4. Il diritto come rapporto
  • 5. «Ubi ius ibi societas»
  • 6. L’ordinamento giuridico
  • 7. Creazione ed applicazione del diritto
  • 8. L’unità del diritto

    • II
  • 9. Gli «strati» della realtà giuridica
  • 10. Parallelismo tra diritto dei privati e diritto statuale
  • 11. Organizzazione ed ordinamento
  • 12. Organizzazioni diffuse ed organizzazioni specializzate
  • 13. Irrilevanza delle prime per l’ordinamento statuale

    • III
  • 14. I corpi sociali volontari
  • 15. Associazioni ed istituzioni
  • 16. Autonomia dei corpi sociali
  • 17. Distinzione tra autonomia sociale e contratto di società
  • 18. Rilevanza e personalità giuridica
  • 19. Irrilevanza dei corpi sociali non personificati
  • 20. Gli «effetti giuridici» degli ordinamenti extrastatuali

    • IV
  • 21. Diritto pubblico e diritto privato dei corpi sociali
  • 22. Il «governo» delle associazioni
  • 23. Diritti ed obblighi degli associati
  • 24. I poteri disciplinari-penali
  • 25. I poteri disciplinari-tecnici
  • 26. Diritto privato dei privati: rapporti originali
  • 27. Diritto privato dei privati: sostituzione di rapporti del diritto statuale
  • 28. Ordinamenti e giudizi privati

  • Preliminari sul diritto collettivo

  • Zona Cesarini. Linee per una rilettura de Il diritto dei privati, di Michele Spanò

  • Riferimenti bibliografici

L'autore
Widar Cesarini Sforza

Widar Cesarini Sforza (Forlì 1886-Roma 1965) è stato uno dei maggiori filosofi del diritto italiani. Già direttore del «Resto del Carlino», ha insegnato teoria generale del diritto nell’Università di Bologna e poi filosofia del diritto nelle Università di Pisa e di Roma. Tra i suoi scritti: Principî filosofici di una nuova teoria del diritto (1911); Il concetto del diritto e la giurisprudenza integrale (1913); Filosofia del diritto e filosofia della storia (1915); Oggettività e astrattezza nell’esperienza giuridica (1934); Idee e problemi di filosofia giuridica (1956); Vecchie e nuove pagine di filosofia, storia e diritto (2 voll., 1967).

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