Questo lavoro rappresenta il primo studio organico che indaga la genesi delle idee del modernismo italiano, ossia di quel fecondo momento della letteratura italiana, nei primi decenni del secolo scorso, in cui si è verificata una definitiva crisi e un rovesciamento dei valori tradizionali. Mimmo Cangiano ricostruisce accuratamente in questo saggio le influenze europee e americane di tale crisi, che non è solo letteraria ma anche epistemologica e politica, giungendo in questo modo a rinvenire la specificità e la complessità della letteratura italiana di quel periodo. Le opere di Pirandello e di Papini, di Soffici o di Michelstaedter, in dialogo costante con il pensiero di Nietzsche, di Mach o di Croce, si rivelano preziose anche per comprendere le vicende storico-politiche che segnarono l’Italia durante gli anni che precedettero la dittatura.
Mimmo Cangiano insegna Letteratura Italiana presso la Hebrew University of Jerusalem. Ha pubblicato saggi su alcune delle più importanti riviste italiane e statunitensi e il volume L’Uno e il molteplice nel giovane Palazzeschi (1905-1915) (sef, Firenze 2011). Di imminente pubblicazione il libro The Wreckage of Philosophy. Carlo Michelstaedter and the Limits of Bourgeois Thought (University of Toronto Press, Toronto 2019).