Gian Piero Frassinelli si è interessato, sin dagli anni universitari, all’analisi dell’architettura nell’ottica dell’antropologia culturale. Da membro del Superstudio, il celebre gruppo fiorentino, ha introdotto l’antropologia come disciplina di stimolo per l’architettura e per il design radicale, specie negli ultimi lavori, dedicati alla Cultura materiale extraurbana e volti a una radicale critica del funzionalismo. Più di recente è tornato sull’argomento in una serie di lezioni, qui raccolte e riviste in modo organico. Frassinelli si dedica inizialmente all’analisi pre-progettuale e alla definizione del design e dei problemi etici che solleva, per passare poi in rassegna una «galassia di oggetti», dalla bottiglia di birra alla tavoletta di cioccolata fino alla bomba a mano (oggetti con caratteristiche fisiche simili, ma destinati a un uso profondamente diverso), dagli utensili degli aborigeni ai modelli matematici ed economici, concludendo con la rivalutazione di un designer oggi dimenticato, ma attualissimo, Victor Papanek. Si tratta insomma di una ricerca autonoma, ma pur sempre in continuità con l’esperienza del Superstudio, o, meglio, come scrive Gianfranco Bombaci, di «un viaggio alla scoperta di una via alternativa alla progettazione, troppo spesso negata se non addirittura subita, per trovare una nuova e sorprendente strada verso la realizzazione degli oggetti e degli spazi».
Gian Piero Frassinelli (Porto San Giorgio, 1939) si laurea nel 1968 presso la Facoltà di Architettura di Firenze ed entra nel Superstudio. Sin dagli anni universitari pubblica saggi e articoli di architettura e antropologia. Dal 1973 collabora con lezioni e seminari al corso di Plastica ornamentale, tenuto da Adolfo Natalini presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Dopo lo scioglimento del Superstudio, prosegue la carriera professionale dedicandosi a ristrutturazioni e progetti di architettura, alcuni dei quali realizzati, come ad esempio il Vierwindenhuis – la casa dei quattro venti – inaugurato nel 1990 ad Amsterdam. Dal 2012 al 2017 ha tenuto dei corsi di antropologia presso lo IED, Istituto Europeo del Design di Roma. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo Architettura impropria (Sagep, Genova 2017) e i due volumi del Superstudio editi da Quodlibet: La vita segreta del Monumento Continuo. Conversazioni con Gabriele Mastrigli (2015) e Opere 1966-1978, a cura di G. Mastrigli (2016).