Catalogo / Forme del paesaggio 1970-2018

Forme del paesaggio 1970-2018
Prefazione di Salvatore Settis
Con scritti di Claudio Cerritelli e Silvia Ballestra
Testi in lingua italiana e inglese
ISBN 9788822903174
2019, pp. 256
166x212 mm, brossura con bandelle, illustrazioni a colori
€ 25,00
€ 23,75 (prezzo online -5%)
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Il libro

Catalogo della mostra:

Tullio Pericoli
Forme del paesaggio 1970-2018
22 marzo 2019-3 maggio 2020
Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno

Il tema del paesaggio, che Tullio Pericoli aveva affrontato fin dagli esordi della sua carriera, è tornato da alcuni anni al centro dell’opera dell’artista, restituendo nuova vita al rapporto – comunque mai interrotto – con la sua terra natale. Sono però ora le “parti senza un tutto” del territorio marchigiano a dar forma alla sua pittura, sempre tuttavia plurale, soggetta a continue e imprevedibili variazioni.
Come scrive Salvatore Settis nel saggio introduttivo: “Costruiti mutando il punto di vista ma non lo spirito sperimentale, questi dipinti, se presi tutti insieme, acquistano, anche senza volerlo, un marcato carattere inventariale. Sono il repertorio, il registro, il lessico di un linguaggio: la lingua madre di Tullio Pericoli, delle sue Marche. E, per sineddoche, della nostra Italia”.
Il presente volume accompagna la mostra ospitata ad Ascoli Piceno presso Palazzo dei Capitani dal 22 marzo 2019 al 3 maggio 2020 e propone un percorso antologico con una selezione di 168 opere realizzate dal 1970 al 2018, un viaggio a ritroso nei quasi cinquant’anni di ricerca che l’artista ha dedicato al paesaggio.
Il periodo iniziale si identifica nel ciclo delle “geologie” (1970-1973), costituito da immagini stratificate, sezioni materiche, strutture sismiche. La fase successiva (1976-1983) pone in evidenza un diverso trattamento del tema paesaggistico con vedute luminose e lievi – acquerelli, chine e matite su carta –, spazi aerei che l’artista concepisce come orizzonti immaginari, memorie di alfabeti, tracce di antiche scritture. L’esplorazione di nuove morfologie paesaggistiche si avverte in un consistente gruppo di opere (1998-2009) che, dopo aver rappresentato lo scenario dei colli marchigiani, va progressivamente esplorando i dettagli della natura, i segni e i solchi delle terre. Il paesaggio, dipinto per frammenti, è una mappa costruita con equilibri diversificati, rapporti instabili che l’artista coglie nella trama di stratificazioni materiche. L’esposizione documenta infine in modo ampio e articolato la stagione più recente (2010-2018) in cui Tullio Pericoli ha individuato nuove profondità del paesaggio, con continui rinnovamenti dell’esperienza pittorica.

Galleria d'immagini
Indice
  • Salvatore Settis, La lingua madre di Tullio Pericoli / Tullio Pericoli’s Mother Tongue

  • Claudio Cerritelli, Forme del paesaggio (1970-2018) / Shapes of the Landscape (1970-2018)

  • Silvia Ballestra, Biografia / Biography

  • Opere
    • 1970-1973
    • 1976-1983
    • 1998-2003
    • 2004-2009
    • 2010-2018

  • Apparati
    • Selezione critica
    • Mostre
    • Bibliografia

L'autore
Tullio Pericoli

Tullio Pericoli, pittore e disegnatore, è nato a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) e vive a Milano. Ha pubblicato i suoi ritratti sui più importanti giornali nazionali e internazionali. Ha esposto le sue opere in musei e gallerie in Italia e all’estero. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo I ritratti (Adelphi, 2002); I paesaggi (Adelphi, 2013); Pensieri della mano (Adelphi, 2014); Storie della mia matita (Henry Beyle, 2015).

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