«La produzione non costruisce lo scenario che crediamo: un ambiente profondamente elaborato, razionale, efficiente e accuratamente acconciato. Ma una sovrapposizione di processi poco ordinati che hanno implicazioni spaziali multiple e spesso contraddittorie. È sempre stato così. E lo è ancora oggi».
Nel campo degli studi urbani sta tornando un forte interesse nei confronti delle dinamiche e delle
questioni legate alla produzione. Molte ricerche, tra loro anche diverse, sembrano ora convergere
verso un’accezione aperta del termine “produzione”, che la riconduce alle modalità grazie alle quali
un determinato territorio può divenire più fertile, fruttifero, ricco e creativo.
I ventitré saggi raccolti nel volume raccontano il modificarsi dei rapporti tra produzione e territorio
attraverso casi italiani, europei, del Nord e del Sud America. Gli autori sono studiosi di diverse generazioni
e tradizioni disciplinari: urbanisti, geografi, sociologi, economisti, esperti di politiche urbane e fotografi.
L’intento è quello di dare evidenza a pratiche e stili di ricerca che stanno riposizionando, in una fase storica di
profondi cambiamenti, la tradizione italiana degli studi sui molteplici nessi tra territorio, economia e società.