Come nasce una società? Qual è l’origine del legame sociale? Di cosa è fatto il comune di una comunità? È solo con la pubblicazione di La teoria dell’istituzione e della fondazione che, dopo un’indagine più che ventennale, Hauriou presenta una definitiva, e per larghi tratti rivoluzionaria, risposta a una serie di cruciali interrogativi sulla natura e la grammatica del sociale. Prendendo parte da protagonista a un dibattito che segna un punto di non ritorno per la totalità delle scienze sociali dei primi anni del Novecento, in questo scritto, che viene unanimemente riconosciuto come il testo fondativo dell’istituzionalismo giuridico, Hauriou delinea una compiuta teoria sul significato e il fine delle istituzioni, intese quali contesti interazionali necessari per il funzionamento di ogni società. L’approccio giuridico che ne risulta, significativamente presentato come una peculiare forma di vitalismo, appare una validissima alternativa alle più note teorie sull’origine e sulle logiche distintive del sociale avanzate da pensatori appartenenti ad ambiti assai diversi delle scienze sociali, da Durkheim a Tarde, da Bergson alla coeva giuspubblicistica tedesca, autori con i quali Hauriou si confronta (e spesso scontra) a ogni pagina. Un testo, in sintesi, che si presenta come una lucidissima diagnosi e al contempo un tentativo di risposta a quella crisi dello Stato che, da allora, accompagna come un’ombra il destino dei sistemi politici occidentali.
Maurice Hauriou (Ladiville 1856 - Tolosa 1929) è una delle figure più rilevanti e decisive del pensiero giuridico europeo del secolo scorso. Professore di diritto amministrativo e diritto costituzionale all’Università di Tolosa per più di quarant’anni, è considerato, insieme a Léon Duguit, il padre del diritto amministrativo francese, nonché uno dei riferimenti principali per l’architettura costituzionale della Quinta Repubblica. Oltre al saggio qui tradotto (edito nel 1925), è autore di un imprescindibile Précis de droit administratif et de droit public (giunto, alla sua morte, all’undicesima edizione), nonché di un nutrito corpus di note e commenti che hanno contribuito in modo decisivo a delineare l’assetto istituzionale e giurisprudenziale dell’odierna giustizia amministrativa francese.