Carlo Emilio Gadda, uno dei più grandi narratori del Novecento, è ancora ai margini del canone scolastico per via della sua complessità: il lettore che si avvicini per la prima volta all’opera gaddiana rischia di essere scoraggiato dalla densa stratificazione di problemi linguistici, filologici e logici posti da una compagine testuale così intricata da poter apparire illeggibile.
Come frantumi di mondi è un libro sulla costruzione narrativa di Gadda, che prova a trattare Gadda come una sineddoche per interrogarsi sulla dialettica fra logica del mondo e racconto letterario. Vi si affrontano questioni di teoria della letteratura e di logica dell’interiorità lungo due linee di indagine diverse: quella psicologico-psicoanalitica, condotta sulla scia di Freud e Matte Blanco; e quella filosofico-scientifica, esplorata nei suoi legami con il pensiero
di Leibniz, Spinoza e Kant, ma anche di Einstein, Heisenberg e Pauli. L’impostazione teorica di Come frantumi di mondi rispecchia, così, la cultura gaddiana, articolandosi attorno a tre coppie antinomiche che ritornano in tutti i capitoli: matematica ed emozioni; logica e caos; convenzioni letterarie e vissuto.
Valentino Baldi insegna Letteratura italiana presso l’Università per Stranieri di Siena. Si occupa di modernismo italiano ed europeo, di critica letteraria psicoanalitica e di questioni di teoria letteraria. Fra le sue pubblicazioni: Reale invisibile. Mimesi e interiorità nella narrativa di Pirandello e Gadda (Marsilio, 2010) e Psicoanalisi, critica e letteratura. Problemi, esempi, prospettive (Pacini, 2014); Il sole e la morte. Saggio sulla teoria letteraria di Francesco Orlando (Quodlibet, 2015).