Paola Di Cori è stata una delle maggiori studiose di Michel de Certeau (1925-86) e con questo volume contribuisce a definire un nuovo punto di vista nella ricezione dell’opera del gesuita, ponendo in luce la pluralità disciplinare come fattore determinante nella sua attività di ricerca che incorpora «grande erudizione e profonde conoscenze specifiche di storia del Cristianesimo, di linguistica, psicoanalisi e antropologia applicate alla realtà del presente e del passato».
Tenendo fede alla propria formazione di storica, e non venendo mai meno al rigore metodologico che la contraddistingueva, Paola Di Cori ricostruisce puntualmente le molteplici letture che l’opera di Certeau ha ricevuto nei diversi contesti culturali e linguistici, dall’Europa alle Americhe. Parallelamente, l’autrice percorre anche il labirinto intertestuale delle influenze, interferenze e suggestioni da cui prende corpo il pensiero certiano.
Il volume è destinato non solo agli studiosi, ma anche e soprattutto al lettore comune, protagonista e interlocutore indiscusso di tutta l’opera del pensatore francese: «il lavoratore di frodo, il lettore distratto, il credente in cerca di un nuovo linguaggio, chi passeggia e sogna per le strade».
Paola Di Cori (Buenos Aires 1946-Roma 2017), figura intellettuale dai molteplici interessi, dalla storia alla teoria femminista e agli studi di genere, dalle pratiche culturali contemporanee alle medical humanities, è stata docente presso le Università di Urbino e Torino e ha collaborato alla fondazione di varie riviste. Oltre a quelli su Certeau ha pubblicato studi su Giacomo Leopardi, Sarah Kofman, Diamela Eltit. La sua ampia bibliografia sul gesuita francese è raccolta nel sito web www.micheldecerteau.eu, da lei stessa ideato e animato. Tra i suoi lavori ricordiamo Asincronie del femminismo. Scritti 1986-2011 (ETS, 2012) e la curatela di Tra ordinario e straordinario. Modernità e vita quotidiana (con C. Pontecorvo, Carocci, 2007), Rovine future. Contributi per ripensare il presente (con D. Borrelli, Lampi di Stampa, 2010), Michel de Certeau. Il corpo della storia (con D. Napoli, «Humanitas», 2012), Il viaggio: la ricerca di sé e degli altri. Certeau legge Favre («Leussein», 2014) e Figure oscillanti. Identità, lavori, sessualità, rappresentazioni («Leussein», 2016).