Catalogo / Utopian Display

Utopian Display
Geopolitiche curatoriali
A cura di Marco Scotini
ISBN 9788822904072
2019, pp. 224
140x220 mm, brossura
€ 20,00
€ 19,00 (prezzo online -5%)
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Il libro

Che l’arte contemporanea, attraverso biennali, neo-istituzioni museali e mercati finanziari, sia diventata oggi un fenomeno globale, è un dato certo. Molto meno certo è che il paradigma «Arte», per come si è istituito nella sua eredità modernista, appartenga a una moltiplicazione di visioni, a una latitudine di storie diverse e incrociate, a contesti trasversali e differenti. Nella scena artistica contemporanea si ha l’impressione che «essere uguali» non significhi altro che appartenere alla stessa istituzione Arte. Emanciparsi vorrebbe dire allora appartenere all’Arte come a uno stesso mondo, condividere un mondo già istituito che, come tale, non può che riprodurre all’infinito ciò che è già implicito in esso. Nonostante tutto, il nostro modello di arte continua ad essere molto simile a quello di una istituzione in grado di determinare l’integrazione delle minoranze nella misura maggioritaria (nell’identità, nell’unità) oppure la loro esclusione.
Con un certo scetticismo tanto per gli effetti della globalizzazione che per le più recenti premesse della cosiddetta de-globalizzazione, l’antologia Utopian Display cerca di raccogliere esperienze curatoriali maturate negli ultimi trent’anni in differenti contesti geopolitici, dall’Africa alla Cina, dall’India all’America Latina, dal Medio Oriente fino allo spazio post-sovietico. Gli autori, appartenenti a differenti generazioni, sono tra le voci più importanti e sperimentali della ricerca curatoriale contemporanea.

Indice
  • Guido Tattoni, Direttore NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
  • Italo Rota, NABA Scientific Advisor

  • Marco Scotini, Arte e curatela nella geografia del potere

  • Pratiche istituenti e critica istituzionale. (Fare e dis-fare istituzioni)
    • Anselm Franke, Musei auto-espropriati
    • Ute Meta Bauer, The Making of an Institution
    • Hou Hanru, Da Open Museum a Open City
    • Vasif Kortun, Istituzioni d’arte nell’epoca della crisi della dimensione pubblica
    • Pierre Bal-Blanc, La logica culturale della fondazione d’arte contemporanea nell’era del tardo capitalismo

  • The International Art English. Procedure di inclusione/esclusione
    • Geeta Kapur, La curatela in mondi agonistici
    • Gerardo Mosquera, Good-bye identità, benvenuta differenza. Dall’arte latino-americana all’arte dell’America Latina
    • Tina Sherwell, Considerazioni geopolitiche sull’arte contemporanea palestinese
    • What, How & For Whom/WHW, Cosa vuoi sapere?
    • Charles Esche, Un Picasso in cerca di contesto

  • Disimparare la storia e riscrittura della memoria
    • Simon Njami, La città nel giorno azzurro
    • Rasha Salti, Sulla postcolonia e il museo. Pratica curatoriale e decolonizzazione della storia delle esposizioni
    • Andrea Giunta, La svolta iconografica. La denormalizzazione dei corpi e delle sensibilità nell’opera delle artiste latino-americane
    • Miguel A. López, Il Museo Travestito
    • Carol Yinghua Lu, L’esposizione come esposizione

  • Biografie

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