Catalogo / Egemonia e consenso

Egemonia e consenso
Ideologie visive nell’arte italiana del Novecento
ISBN 9788822904249
2020, pp. 200
140x215 mm, brossura con illustrazioni bn
€ 18,00
€ 17,10 (prezzo online -5%)
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Il libro

Dieci casi in cui l’arte italiana del Novecento è incappata in tagliole ideologiche. Un Tintoretto «fascista» nel 1937, un Courbet «comunista» nel 1954, una farsesca occupazione all’Accademia di Venezia nel 1968. Nel mezzo: alcuni autori eccentrici, messisi pericolosamente di traverso rispetto al mainstream (di volta in volta: Luigi Spazzapan, Corrado Cagli, Leoncillo). Le pagine insurrezionali e ancora oggi memorabili con cui Antonio Banfi distinse moralismo e moralità, insegnando qualcosa di molto importante anche agli artisti. E poi: Ignazio Silone che copia parola per parola Avanguardia e kitsch di Clement Greenberg per tracciare però un’idea tutta sua di arte cristiana e pauperista. L’entente cordiale tra Guttuso e Burri al di fuori degli schieramenti politici e ben dentro la grammatica e la sintassi della buona pittura. La rilettura dell’arte bizantina da parte di Osvaldo Licini e di Lucio Fontana come viatico per un’idea di arte italiana e moderna. Storie che scavalcano i decenni e le cronologie usuali, le cesure di comodo e le svolte generazionali; storie che tracciano una parabola dell’arte italiana e forse dicono anche qualcosa sull’essere stati italiani nel Novecento.

Indice
  • Tintoretto pittore del Novecento
    • Passato e presente; Una bella mostra in un brutto anno; Tintoretto in camicia nera

  • 2. Sul dubbio vantaggio d’essere pittore europeo
    • Avanguardie di frontiera; Un eccentrico a Torino; Disegni e quadri; Precursore e maestro

  • 3. Silone e Greenberg, 1944
    • Un foglio socialista; Le parole per dirlo; Cronaca di un plagio; O moderno o cristiano

  • 4. Banfi e la moralità della pittura
    • Un saggio di non sola filosofia; Moralismo e moralità; Poesia moderna e vita morale; Moralità e ortodossia; Realismo e moralità; Moralità e modernismo

  • 5. Cagli/Pizzinato, 1947
    • Un pittore, due sponde; Oltre gli schieramenti; Astrattismo classico; Continuità attraverso il «mito»

  • 6. Courbet, 1954
    • Due mostre italiane; Realismo politico; Courbet comunardo comunista; Una retrospettiva per la guerra fredda; Il gioco delle parti; Gli opposti schieramenti; Ricordo di cosa?

  • 7. Leoncillo e la crisi del realismo
    • La questione della scultura; Il fattore F

  • 8. Eredità bizantine
    • Un termine derisorio; Licini e Amalassunta; Fontana e Venezia; Storiografia e critica

  • 9. Burri/Guttuso, 1960
    • Un confronto possibile?; Materia e pittura; Tutti a Venezia; Due maestri e un singolare allievo

  • 10. Didattica e controdidattica, 1968
    • Svolta «epocale»?; I precedenti; L’occupazione del 1968; Da studenti a militanti; Ritualità e inadempienze; Che cosa è rimasto

  • Elenco delle illustrazioni
  • Indice dei nomi

L'autore
Alessandro Del Puppo

Alessandro Del Puppo insegna Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Udine. I suoi interessi di ricerca comprendono il futurismo (“Lacerba” 1913-1915. Arte e critica d’arte, Lubrina, 2000; Le livre futuriste italien. Écritures et images, 2020), la scultura italiana del Novecento (Modigliani scultore, Silvana Editoriale, 2010) e le relazioni tra arte, ideologia e sistemi culturali (Modernità e nazione. Temi di ideologia visiva nell’arte italiana di primo Novecento, Quodlibet, 2012; L’arte contemporanea. Il secondo Novecento, Einaudi, 2013; Egemonia e consenso. Ideologie visive nell’arte italiana del Novecento, Quodlibet, 2020).

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