Catalogo / La dottrina delle categorie di Aristotele

La dottrina delle categorie di Aristotele
A cura e con un saggio di Venanzio Raspa
Traduzione di Italo Cubeddu e Venanzio Raspa
ISBN 9788822904300
2020, pp. 240
140x215 mm, brossura
€ 23,00
€ 21,85 (prezzo online -5%)
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Il libro

Il saggio di Otto Apelt La dottrina delle categorie di Aristotele presenta una delle interpretazioni più significative della dottrina aristotelica delle categorie all’interno dell’ampio dibattito che, nel corso dell’Ottocento, ha coinvolto personalità di spicco come Trendelenburg, Zeller, Brandis, Bonitz, Prantl, Steinthal e Brentano. Apelt muove da una concezione antiparmenidea dell’essere, a partire dalla quale propone un’interpretazione logico-semantica delle categorie come significati dell’essere. Tale lettura è integrata da un confronto con la concezione kantiana e da un’analisi degli antecedenti storici della dottrina delle categorie di Aristotele, fra i quali spicca il nome di Platone.
L’introduzione di Venanzio Raspa offre un’attenta ricostruzione delle varie interpretazioni (linguistica, ontologica, semantica, evolutiva, storicistica) che sono state date della dottrina aristotelica delle categorie; esamina le questioni relative alla loro completezza, deduzione e origine storica; colloca le tesi di Apelt all’interno del dibattito ottocentesco e ne ripercorre le vicende nella letteratura successiva.

Indice
  • Prefazione

  • L’interpretazione logico-semantica delle categorie di Aristotele. Otto Apelt e il dibattito nell’Ottocento, di Venanzio Raspa
    • 1. Il dibattito sulle categorie di Aristotele nel xix secolo
      • 1.1. Origine
      • 1.1.1. Completezza e numero delle categorie di Aristotele
      • 1.1.2. La questione di una deduzione delle categorie
      • 1.1.3. L’origine platonico-accademica delle categorie aristoteliche
      • 1.2. Significato
      • 1.2.1. Le categorie come i predicati più universali
      • 1.2.2. Le categorie come i generi supremi dell’ente
      • 1.2.3. Le categorie come punti di vista
      • 1.2.4. L’ente secondo le figure delle categorie
      • 1.2.5. Una concezione evolutiva della dottrina delle categorie
      • 1.3. Funzione
    • 2. L’interpretazione di Otto Apelt
      • 2.1. Che cos’è l’ente?
      • 2.2. Origine e significato delle categorie
      • 2.3. Κατηγορία e πρώτη οὐσία
      • 2.4. Funzione delle categorie
      • 2.5. Errori e inganni: i precedenti storici della dottrina aristotelica delle categorie
    • 3. Una valutazione

  • Nota bio-bibliografica

  • Nota alla traduzione

  • La dottrina delle categorie di Aristotele
  • 1. Introduzione
  • 2. Che cosa viene suddiviso mediante le categorie?
  • 3. I nomi
  • 4. Τόδε τι e τί ἐστι
  • 5. Kant e Aristotele
  • 6. Risultato
  • 7. Il rapporto dei concetti metafisici fondamentali con le categorie
  • 8. Difficoltà di classificazione
  • 9. I criteri logici delle categorie
  • 10. Le relazioni storiche della dottrina delle categorie

  • Bibliografia

  • Indice dei nomi

  • Indice dei luoghi citati

L'autore
Otto Apelt

Otto Apelt (1845-1932) fu un docente ginnasiale e direttore dei ginnasî di Eisenach e Jena. Inizialmente si dedicò alla filologia tedesca, per poi distinguersi come studioso di filosofia antica. Fra le sue pubblicazioni vanno ricordate la monografia Untersuchungen über den Parmenides des Plato (1879), i Beiträge zur Geschichte der griechischen Philosophie (1891) – che contengono Die Kategorieenlehre des Aristoteles –, i saggi Der Wert des Lebens nach Platon (1907), Die Behandlung der Geschichte der Philosophie bei Fries und bei Hegel (1912) e i Platonische Aufsätze (1912). Ha tradotto e commentato i dialoghi di Platone. Un’edizione in sette volumi dei Sämtliche Dialoge di Platone è tuttora in commercio presso Meiner. Ha inoltre tradotto Diogene Laerzio (Leben und Meinungen berühmter Philosophen, 1921), la prima declamazione di Libanio (Apologie des Sokrates, 1922), gli scritti filosofici di Seneca (Philosophische Schriften, 1923–1924), una scelta di elegie di Properzio (1925) e di Moralia di Plutarco (1926–1927).

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