Catalogo / Origine e significato delle categorie di Aristotele

Origine e significato delle categorie di Aristotele
Il dibattito nell'Ottocento
ISBN 9788822904751
2020, pp. 304
140x215 mm, brossura
€ 24,00
€ 22,80 (prezzo online -5%)
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Il libro

Nell’ambito della rinascita della filosofia di Aristotele nell’Ottocento, una collocazione particolare spetta all’ampio dibattito sulla dottrina delle categorie che ha coinvolto filosofi, filologi e storici della filosofia antica come Trendelenburg, Zeller, Brandis, Bonitz, Prantl, Brentano, Steinthal e Apelt. All’origine del dibattito vi sono le critiche mosse da Kant, e riprese da Hegel, alla dottrina delle categorie di Aristotele. Nel replicare a Kant – ma nel tempo il dibattito si rende indipendente dalle critiche kantiane – i vari autori offrono una disamina della dottrina categoriale aristotelica da più punti di vista e, allo stesso tempo, una ricostruzione e un commento di una teoria sparsa in tanti testi dello Stagirita. Alle interpretazioni linguistica, ontologica e semantica della dottrina delle categorie si affiancano quelle che ne danno una lettura in chiave evolutiva, oppure la riconducono a un’origine platonico-accademica, o ancora la intendono come una struttura concettuale in cui trovano ordine le nostre rappresentazioni. Nell’indagare l’origine e definire il significato delle categorie non ci si può esimere dal rispondere alla classica domanda: che cos’è l’essere?

Indice
  • Prefazione
  • Avvertenza

  • Introduzione

  • 1. Una classificazione dell’universo?
  • 2. Kant: le categorie come concetti puri dell’intelletto e la critica di Aristotele
    • I. Una nuova dottrina delle categorie
    • II. Critica della dottrina delle categorie di Aristotele: sistematicità vs. rapsodicità
  • 3. La teoria delle categorie di Aristotele nel xix secolo. Uno sguardo generale
    • I. Gli anni in cui matura il dibattito sulle categorie di Aristotele
    • II. I protagonisti del dibattito
  • 4. Friedrich Adolf Trendelenburg: le categorie come i predicati più universali e il filo conduttore linguistico-grammaticale
    • I. Il linguaggio come via d’accesso alle categorie
    • II. Il filo conduttore grammaticale
    • III. I predicati più universali
    • IV. Critica della dottrina aristotelica delle categorie
    • V. Momenti della dottrina delle categorie nella storia della filosofia
  • 5. Consensi e critiche: prime reazioni a Trendelenburg
    • I. De Aristotelis categoriis
    • II. Con Trendelenburg: Albert Gustav Heydemann, Franz Biese, Hermann Rassow, A. F. C. Kersten, Friedrich Zelle, Ernst Friedrich Apelt, Kuno Fischer
    • III. Contro Trendelenburg: Leonhard von Spengel, Heinrich Ritter, Eduard Zeller, Victor Philipp Gumposch, Ludwig Strümpell
  • 6. Hermann Bonitz: le categorie come significati e generi supremi dell’ente
    • I. Il significato delle categorie per Aristotele
    • II. La via percorsa da Aristotele per individuare le categorie: la critica delle tesi di Trendelenburg
    • III. La via percorsa da Aristotele per individuare le categorie: l’ipotesi di Bonitz
  • 7. Le categorie come punti di vista e la loro funzione di determinazione
    • I. Christian August Brandis: le categorie come punti di vista per la determinazione dei concetti
    • II. Carl Prantl: le categorie come punti di vista per la determinazione dell’ente
    • III. Ancora Brandis su alcune questioni lasciate aperte
    • IV. Eduard Zeller: le categorie come determinazioni del reale e struttura in cui si iscrivono i concetti
    • V. Uno sguardo sinottico
  • 8. Franz Brentano: i significati dell’ente secondo le categorie e la loro deduzione
    • I. L’ente secondo le figure delle categorie
    • II. La deduzione delle categorie
  • 9. In ordine sparso
    • I. Categorie e linguaggio: l’ipotesi evolutiva di Heymann Steinthal
    • II. Wilhelm Schuppe: le categorie in rapporto all’ente indefinito e reale
    • III. Ulteriori interventi nel dibattito: Werner Luthe, Gerhard Zillgenz, Richard Bauch e ancora Zeller
    • IV. L’origine platonica delle categorie di Aristotele: Friedrich Ueberweg, Alfred Gercke, Karl Wotke
    • V. Un sintetico bilancio
  • 10. Otto Apelt: l’ente è una noce vuota
    • I. Che cos’è l’ente?
    • II. Origine e significato delle categorie
    • III. Κατηγορία e πρώτη οὐσία
    • IV. Funzione delle categorie
    • V. Errori e inganni: i precedenti storici della dottrina aristotelica delle categorie
    • VI. Una valutazione 11. Conclusione e non conclusività della ricerca

  • Appendice
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi

L'autore
Venanzio Raspa

Venanzio Raspa è professore ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Fra le sue pubblicazioni e curatele più recenti: K. Twardowski, Logik. Wiener Logikkolleg 1894/95, Berlin-Boston 2016 (in coll. con A. Betti); A. Meinong und K. Twardowski, Der Briefwechsel, Berlin-Boston 2016; Thinking about Contradictions. The Imaginary Logic of Nikolai Aleksandrovich Vasil’ev, Cham 2017; Psychological Themes in the School of Alexius Meinong, Berlin-Boston 2020 (in coll. con A. Dewalque). Per i nostri tipi ha pubblicato: Bernard Bolzano e la tradizione filosofica, 2011 (in coll. con S. Besoli e L. Guidetti); Le buste di Mimì. Cronaca di un’adozione, 2016; Otto Apelt, La dottrina delle categorie di Aristotele, 2020.

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