Apparso quarant’anni fa, La trans-avanguardia italiana di Achille Bonito Oliva è stato uno dei più controversi articoli della critica d’arte italiana. Ultimo del nostro Novecento a sancire il successo di un movimento artistico, esso ha decretato, allo stesso tempo, la fine del modello culturale delle avanguardie. Ancora oggi la sua interpretazione è al centro di una contesa tra le due fazioni che seppe generare: i sostenitori del “ritorno alla pittura” postmoderno, da un lato, e i detrattori del “riflusso” targato anni Ottanta, dall’altro. Questo libro avvia una rilettura di quel testo a partire da ricerche inedite, riflettendo soprattutto sulle nuove funzioni e il nuovo statuto della critica negli anni in cui essa si lasciava alle spalle le contestazioni politiche e la sua lunga tradizione letteraria.
Denis Viva insegna Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Trento. Nel 2011 ha fondato la rivista di studi «Palinsesti» (www.palinsesti.net) e dal 2013 è nell’equipe di ricercatori del progetto di digitalizzazione delle riviste d’arte Capti (www.capti.it»). È stato curatore per il Mart di Rovereto e per la Quadriennale di Roma del 2016.