Catalogo / I sommersi e i salvati di Primo Levi

I sommersi e i salvati di Primo Levi
Storia di un libro (Francoforte 1959-Torino 1986)
ISBN 9788822905277
2021, pp. 320
140x215 mm, brossura
€ 23,00
€ 21,85 (prezzo online -5%)
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Il libro

I sommersi e i salvati è l’ultimo libro scritto e pubblicato da Primo Levi. Percepito a lungo dalla critica come un libro-testamento, ha avuto in realtà una lunga genesi, che attraversa quasi trent’anni della vita dello scrittore. È dal 1959, quando riceve la notizia che Se questo è un uomo sarà tradotto in Germania, che Levi inizia a interrogarsi nuovamente sulla sua esperienza ad Auschwitz: dialogando innanzitutto con il suo traduttore Heinz Riedt, poi entrando in corrispondenza con i suoi lettori tedeschi e infine, a partire dagli anni Settanta, attraverso vivaci incontri nelle scuole. Alle origini dei Sommersi e i salvati ci sono dunque una traduzione in tedesco e il progetto, poi accantonato, di tradurre in italiano e commentare le lettere ricevute dalla Germania. La scrittura del libro si intreccia inoltre con le traduzioni di cui Levi si fa promotore in Italia, e si alimenta delle poesie e dei romanzi (tedeschi e non solo) che legge fin da ragazzo, da Heine a Morgenstern, da Mann a Döblin. Per far emergere pienamente il significato dei Sommersi e i salvati si devono dunque recuperare decine di libri e centinaia di lettere, in quattro lingue diverse, e incontrare personaggi storici e romanzeschi, classi di studenti e vecchi reduci, vittime e carnefici. Bisogna sovrapporre la biografia di Levi a interi decenni di storia d’Italia e d’Europa, dove l’infinitamente grande – l’elaborazione del passato e le sue proiezioni sul presente – incrocia l’infinitamente piccolo: come nel caso del giovane soldato delle SS che, in punto di morte, chiede il perdono di un prigioniero ebreo. E dunque, si è corso il rischio di scrivere un libro intero per raccontare la nascita di un altro.

Indice
  • Tavola delle abbreviazioni

  • Introduzione

  • Lettere di tedeschi: l’origine (1959-1969)
    • 1. La traduzione in tedesco di Se questo è un uomo; 2. L’antologia su Auschwitz di Hermann Langbein; 3. I pri- mi interlocutori tedeschi; 4. Breve storia di un libro mai pubblicato; 5. La rete di Hety Schmitt-Maass; 6. Dall’altra parte: Ferdinand Meyer; 7. Il girasole

  • La «matrice» del fascismo: il contesto (1969-1976)
    • 1. Fascismo del passato, fascismo del presente; 2. Un libro decisivo: Menschen in Auschwitz; 3. L’Appendice all’edizione scolastica di Se questo è un uomo; 4. Vanadio (1974); 5. Altri grigi

  • Una nuova voce: la scrittura (1979-1986)
    • 1. Cronologia e struttura compositiva; Primo nucleo compositivo; Secondo nucleo compositivo; 2. Da Se questo è un uomo a I sommersi e i salvati; 3. Lo scaffale (quasi) tedesco: un’analisi delle fonti; Thomas Mann, Il ciclo di Giuseppe; Alfred Döblin, Berlin Alexanderplatz; Viktor Klemperer, Lingua Tertii Imperi; Erich Fromm, Anatomy of Human Destructiveness; Gitta Sereny, Into that Darkness; Wiesław Kielar, Anus Mundi; Christian Morgenstern, Unmögliche Tatsache

  • L’ottaedro dei Sommersi
    • Immaginazione storica e morale; Paradossi e ossimori; Figure

  • Lo scaffale tedesco

  • Appendice
  • Indice dei nomi

L'autore
Martina Mengoni

Martina Mengoni (Pontedera, 1985) è Assistente all’Istituto di Lingua e Letteratura Italiana dell’Università di Berna e collabora con il Centro Studi Primo Levi di Torino. Ha pubblicato vari saggi su Levi tra cui Primo Levi e i tedeschi (Einaudi, 2017).

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