Questo libro si propone di indagare le radici di un fenomeno che investe
l’esistenza di ciascuno tanto dal punto di vista individuale che da quello
collettivo: l’essere in difetto, in colpa, in debito senza che dipenda da
noi, quasi si trattasse di uno stato preliminare che nessun tipo di scelta
consapevole è in grado di emendare. Si ha l’impressione che ogni forma
di vita si configuri come una risposta a tale condizione, sia quella che si
dedica incondizionatamente al godimento e al consumo, sia quella che
sceglie i percorsi del rigore ascetico.
Che l’economia (mercati, investitori, forze produttive ecc.) sottragga
ai singoli e alle comunità il controllo del proprio destino, sembra derivare da una malattia radicale dell’umano le cui origini di ordine materiale
non possono che essere al tempo stesso declinate sul piano culturale,
ovvero filosofico e religioso. Riconoscere queste origini sotto le varie
maschere che hanno indossato nel corso della storia occidentale e definire la peculiarità dell’economia capitalistica è la sfida che qui si tenta
di affrontare, con la speranza di individuare spunti di trasformazione.
Elettra Stimilli insegna Filosofia Teoretica presso la Sapienza Università di Roma. Tra i suoi libri: Debito e colpa (Ediesse, 2015); Il debito del vivente. Ascesi e capitalismo (Quodlibet, 2011), di recente tradotto in inglese: The Debt of the Living. Ascesis and Capitalism (Suny Press, 2017); e Jacob Taubes. Sovranità e tempo messianico, Morcelliana, Brescia 2004. Di questo autore ha tradotto e curato l'edizione della maggior parte di opere pubblicate in italiano. Tra queste: Il prezzo del messianesimo. Una revisione critica delle tesi di Gershom Scholem (Quodlibet, 2017), di cui ha curato anche l'edizione tedesca (K&N, Würzburg 2006). Con Dario Gentili e Mauro Ponzi ha curato Il culto del capitale (Quodlibet, 2014) e insieme a Dario Gentili, Differenze italiane. Politica e filosofia: mappe e sconfinamenti (DeriveAppprodi 2015). Presso Quodlibet dirige la collana "Filosofia e Politica" e, insieme a Dario Gentili, "MaterialiIT".