Catalogo / Design per il mondo reale

Design per il mondo reale
Ecologia umana e cambiamento sociale
A cura di Alison J. Clarke e Emanuele Quinz
ISBN 9788822905581
2022, pp. 432
140x220 mm, brossura con illustrazioni b/n
€ 24,00
€ 22,80 (prezzo online -5%)
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Il libro

«Ogni uomo è designer. Tutto ciò che facciamo è quasi sempre design, proprio perché il design sta alla base di ogni attività umana. La pianificazione e l’attuazione, secondo un modello prefissato, di qualunque gesto tendente a un fine desiderato costituiscono il processo di progettazione. Qualsiasi tentativo diretto a isolare il design per renderlo autosufficiente lavora in senso opposto al valore intrinseco del progetto, inteso come matrice primaria della vita».

Pubblicato nel 1971, Design for the Real World suscitò da subito vivaci polemiche e grandi entusiasmi, imponendosi con particolare successo negli ambienti della controcultura statunitense. Oggi, a distanza di cinquant’anni, si può considerare un classico: tradotto in ventitré lingue, è uno dei libri di design più letti al mondo e rimane un punto di riferimento indispensabile per interrogarsi intorno alle capacità trasformative – a livello ambientale, politico e sociale – della progettazione industriale.
Contro l’idea che il compito del designer sia quello di creare sempre nuovi bisogni, a costo di immettere sul mercato oggetti scadenti, inutili o pericolosi, Papanek rivendica la necessità di una democratizzazione del lavoro di progettazione e di un approccio responsabile al design, in grado di fronteggiare i lati oscuri e le contraddizioni dello sviluppo: lo sfruttamento sregolato dell’ambiente e delle risorse naturali, la distruzione dell’elemento locale e autoctono a opera della globalizzazione, le crescenti disuguaglianze sociali e le dinamiche neocoloniali prodotte dal cosiddetto «capitalismo avanzato». Solo coniugando una visione lucida del presente e una spinta utopica al cambiamento, l’industrial design potrà svolgere la sua missione in modo rinnovato e efficace.

Alcune pagine
Indice
  • Alison J. Clarke, Introduzione. Victor Papanek: l’itinerario di un provocatore del design
  • Alison J. Clarke, Emanuele Quinz, Nota dei curatori
  • Design per il mondo reale. Ecologia umana e cambiamento sociale
  • Prefazione
  • Parte prima. Il design come è
  • 1. Che cos’è il design? Definizione del design e del complesso funzionale
  • 2. Filogenocidio. Storia della professione del designer industriale
  • 3. Il mito del villan rifatto. Design, «Arte» e Artigianato
  • 4. Assassinio su scala industriale. Le responsabilità sociali e morali del designer
  • 5. La civiltà del Kleenex. Obsolescenza, persistenza e valore
  • 6. Falsi toccasana e talidomide. Divertimenti di massa e manie fittizie nella società opulenta
  • Parte seconda. Il design come potrebbe essere
  • 7. La ribellione motivata. Creatività contro conformismo
  • 8. Come aver successo nel design senza provarci sul serio. Campi d’azione per un design responsabile
  • 9. L’albero della conoscenza: la bionica. L’uso di prototipi biologici nel design di sistemi creati dall’uomo
  • 10. Il design e l’ambiente. Inquinamento, affollamento, fame e ambiente urbano
  • 11. La lavagna al neon. L’educazione dei progettisti per l’industria e la creazione di gruppi integrali di progettazione
  • 12. Progettare per sopravvivere e sopravvivere grazie al progetto. Che fare?
  • Bibliografia
  • Emanuele Quinz, Postfazione. Design nella crisi, design della crisi Rileggere Design for the Real World
  • Notizie biografiche
  • Indice dei nomi
L'autore
Victor J. Papanek

Victor J. Papanek (Vienna 1923 - Lawrence, Kansas 1998) nel 1939, dopo l’Anschluss dell’Austria alla Germania nazista, è fuggito negli Stati Uniti. È stato apprendista di Frank Lloyd Wright alla fine degli anni Quaranta e ha frequentato Richard Buckminster Fuller, che scriverà la prefazione di Design for the Real World (1971). Ha collaborato con organismi come l’Unesco e l’Oms. Ha insegnato all’Ontario College of Art, alla Rhode Island School of Design, alla Purdue University, al California Institute of the Arts, al Kansas City Art Institute. Tra i suoi libri ricordiamo Design for Human Scale (1983) e di The Green Imperative (1995).

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