Catalogo / L'idea di mondo

L'idea di mondo
Intelletto pubblico e uso della vita
ISBN 9788822905710
2021, pp. 160
140x220 mm, brossura
€ 15,00
€ 14,25 (prezzo online -5%)
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Il libro

Piccolo vademecum di un materialismo poco incline al pentimento e alla dissimulazione, questo libro raccoglie tre saggi avvinghiati l’uno all’altro come fratelli siamesi. Il primo, Mondanità, cerca di chiarire (con e contro Kant e Wittgenstein) che cosa significa la semplice parola “mondo”, con la quale indichiamo il contesto percettivo e storico in cui si svolge la nostra esistenza. Come bisogna intendere espressioni consuete quali “stare al mondo”, “il corso del mondo”, “gente di mondo”? Il secondo saggio, Virtuosismo e rivoluzione, è un minuscolo trattato politico: propone un insieme di concetti (moltitudine, esodo ecc.) in grado di affrontare la tempesta magnetica che ha messo fuori gioco le bussole cui si è affidata, dal Seicento in poi, la riflessione sulla sfera pubblica. Il terzo saggio, L’uso della vita, è l’enunciazione stenografica di un programma di ricerca sulla nozione di uso. Che cosa facciamo di preciso quando utilizziamo un martello, un lasso di tempo, un enunciato ironico? Ma, soprattutto, in che cosa consiste quell’uso di sé, della propria stessa vita, che sta alla base di tutti gli altri usi? Una ricerca in tre tappe in cui filosofia del linguaggio, antropologia e teoria politica si passano con naturalezza il testimone.

Indice
  • Avvertenza
  • Premessa (1994)

  • Mondanità. Contesto sensibile e sfera pubblica
  • 1. Meraviglia e sicurezza
    • 1.1. Il miracolo secondo Wittgenstein; 1.2. Esistenza del mondo, esistenza del linguaggio; 1.3. Il sublime secondo Kant; 1.4. Grandezza e potenza; 1.5. Iconoclastia; 1.6. Sublime Tractatus

  • 2. La radice emotiva della cosmologia
    • 2.1. Il principio incondizionato; 2.2. «L’impossibilità di raggiungere la natura»; 2.3. Il mondo nell’Ultimo Giorno; 2.4. Totalità o contesto?

  • 3. Natura grezza
    • 3.1. Noia e felicità; 3.2. Contesto sensibile; 3.3. Padre e Figlio; 3.4. L’inserzione del linguaggio; 3.5. Chiasmo; 3.6. «Un pudore così indolente»

  • 4. Sfera pubblica
  • 4.1. La minaccia senza nome; 4.2. Timore e riparo; 4.3. Il perturbante; 4.4. Ancora una volta; 4.5. Luoghi comuni e pubblicità della mente; 4.6. Lo spazio dell’intelletto

  • Virtuosismo e rivoluzione. La teoria politica dell’esodo
  • 1. Azione, lavoro, intelletto; 2. Attività senza opera; 3. L’intelletto pubblico, spartito dei virtuosi; 4. Esodo; 5. La virtù dell’intemperanza; 6. Elogio della moltitudine; 7. Diritto di resistenza; 8. Atteso imprevisto

  • L’uso della vita
  • 1. Tatto; 2. Preposizioni; 3. Tavoletta di cera; 4. Quel che l’uomo può fare di se stesso; 5. L’animale maldestro; 6. Avere; 7. Fenomeni istituzionali; 8. Il pronome ‘noi’; 9. Limiti e crisi dell’uso; 10. La cura di sé; 11. Sul palcoscenico (p. 132); 12. Effetto di straniamento; 13. Gli appunti di regia di Wittgenstein

  • Bibliografia

L'autore
Paolo Virno

Paolo Virno (1952) insegna Filosofia del linguaggio all’Università Roma Tre. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo: Motto di spirito e azione innovativa (Bollati Boringhieri 2005), E così via all’infinito. Logica e antropologia (Bollati Boringhieri 2010), Saggio sulla negazione (Bollati Boringhieri 2013), Avere. Sulla natura dell’animale loquace (Bollati Boringhieri 2020).

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