È il 1961 quando Enrico Filippini, allora responsabile della letteratura straniera per Feltrinelli, propone a Franco Fortini di curare un’antologia del poeta tedesco Hans Magnus Enzensberger. A sua volta, Enzensberger si impegna a tradurre Fortini per Suhrkamp. Il progetto è all’origine di un carteggio portato avanti dagli autori fino al 1968. Ai suggerimenti scambiati in vista della traduzione reciproca, Fortini ed Enzensberger accompagnano una serie di riflessioni sulla metrica, sulle sorti delle due Germanie, sull’industria culturale degli anni Sessanta e su Brecht, l’autore che del loro dialogo rappresenta una fondamentale premessa. Le lettere che compongono il carteggio, conservate presso l’Archivio Fortini dell’Università di Siena, sono qui presentate in ordine cronologico, annotate e affiancate dalla traduzione dei testi in lingua.
Nato a Firenze nel 1917, Fortini ha vissuto in quella città gli anni giovanili, entrando in contatto sia con i protagonisti della stagione dell'Ermetismo, sia con gli intellettuali che prima della guerra hanno fatto la storia della cultura italiana, da Montale a Noventa e Vittorini.
Dopo aver partecipato alla Resistenza in Valdossola diventa redattore del «Politecnico», dal 1948 al 1953 lavora alla Olivetti, per la quale continua a collaborare come copywriter fino agli anni '60; scrive per riviste e quotidiani, tra cui «Officina», «Quaderni rossi», «il manifesto» e il «Corriere della Sera». Nel 1985 gli è stato conferito il Premio Montale - Guggenheim per la poesia. È morto a Milano nel novembre '94. La produzione di Fortini comprende la saggistica, la poesia, la narrativa, sceneggiature, traduzioni in versi ed in prosa dal francese e dal tedesco.
La sua opera poetica è raccolta in Fortini Fortini, Tutte le poesie (Oscar Mondadori, 2014); un’antologia degli scritti saggistici è in Saggi ed epigrammi (Mondadori, 2003). Nelle edizioni Quodlibet sono apparsi I cani del Sinai (2002, 2020), Un giorno o l’altro (2006), Lezioni sulla traduzione (2011), Dieci inverni. 1947-1957 (2018), Foglio di via e altri versi (edizione critica e commentata, 2018), oltre al catalogo ragionato della produzione pittorica e grafica Disegni Incisioni Dipinti (2001). Fortini ha tradotto Flaubert, Eluard, Doblin, Gide, Brecht, Proust, Goethe, Einstein, Queneau, Kafka.
Hans Magnus Enzensberger (Kaufbeuren, 1929), saggista, scrittore e tra i maggiori poeti tedeschi contemporanei. Tra le sue opere ricordiamo La breve estate dell’anarchia (Der kurze Sommer der Anarchie, 1972), La fine del Titanic (Der Untergang der Titanic, 1978), Il mago dei numeri (Der Zahlenteufel, 1997), Panopticon (Enzensbergers Panoptikum: Zwanzig Zehn-Minuten-Essays, 2012) e Parli sempre di soldi! (Immer das Geld!, 2015).