Le ricerche fotografiche di Paola De Pietri, Fabio Mantovani e Allegra Martin esplorano i paradigmi di alcuni recenti
progetti di rigenerazione urbana e di alcune politiche per
l’abitare della città di Bologna.
Muovendosi su tre traiettorie specifiche ma non slegate
– tra «archeologia urbana», architettura pubblica e antropologia – il volume propone una lettura autonoma delle trasformazioni fisiche, dei mutamenti sociali e delle relazioni
tra comunità e spazio, ma soprattutto interroga il «progetto
di città» portato avanti nel capoluogo emiliano. Un progetto
che viene ripreso, discusso e di nuovo interrogato nei «cinque sguardi sull’abitare contemporaneo». Cinque saggi, a
conclusione del volume, che propongono una «guida alla
lettura» delle indagini fotografiche e mettono a fuoco questioni chiave sulla città contemporanea: gli alterni successi
del discorso pubblico sul diritto alla casa e sul mercato della
casa; le possibili derive di una certa idea di prossimità riemersa di recente; l’estrema articolazione e instabilità della
domanda di casa; le connessioni, ancora poco esplorate ma
sempre più urgenti, tra programmazione urbanistica e welfare abitativo. Riflessioni di cui fare tesoro anche per ricostruire una grammatica durante – e dopo – la drammatica
fase che il mondo sta vivendo.
IT. Le immagini di Paola De Pietri nascono da un’attenta osservazione del paesaggio, sia esso quello urbano, oppure quello organico e vegetale della natura.
Ha lavorato fin dalle prime serie di fotografie sul rapporto dell’uomo con lo spazio nelle sue dinamiche temporali e in un continuo approfondimento dell’idea di transitorietà.
Ha esposto in numerosi musei, in mostre personali e collettive, tra cui si segnalano: Galleria d’Arte Moderna, Bologna; Fotomuseum, Winterthur; Museum of Contemporary Art, Shanghai; Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo (Milano); LE BAL, Parigi; MAXXI, Roma; La Triennale di Milano; Leopold Museum, Vienna; Mart, Rovereto (Trento); MAST, Bologna; BOZAR, Bruxelles; Museion, Bolzano; Multimedia Art Museum, Mosca; Die Photographische Sammlung, Colonia.
Tra i libri pubblicati si ricordano: Paola De Pietri, “Quaderni della Galleria d’Arte Moderna di Bologna”, Pendragon, Bologna 2001; Paola De Pietri: Dittici, Art&, Tavagnacco 1998; To Face, Steidl, Göttingen 2012; Seccoumidofuoco, Linea di Confine, Rubiera 2016; Istanbul New Stories, Steidl, Göttingen 2017.
Nel 2009 ha vinto l’Albert Renger-Patzsch Prize con la serie To Face. Per Quodlibet ha pubblicato
Improvvisamente. Terre in movimento (2018) e Mille case per Bologna (2021).
EN. Paola De Pietri’s images are rooted in careful observation of the landscape, be it that of the city or the organic sphere of nature.
Ever since her very first series of photographs, she has worked on man’s relationship with space and its temporal dimensions, and on her constant investigation of the notion of transience.
She has exhibited in various solo and group shows, including those at the Galleria d’Arte Moderna, Bologna; Fotomuseum, Winterthur; Museum of Contemporary Art, Shanghai; Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo (Milan); LE BAL, Paris; MAXXI, Rome; La Triennale, Milan; Leopold Museum, Vienna; Mart, Rovereto (Trento); MAST, Bologna; BOZAR, Brussels; Museion, Bolzano; Multimedia Art Museum, Moscow; and Die Photographische Sammlung, Cologne.
Her books published include: Paola De Pietri, “Quaderni della Galleria d’Arte Moderna di Bologna”, Pendragon, Bologna 2001; Paola De Pietri: Dittici, Art&, Tavagnacco 1998; To Face, Steidl, Göttingen 2012; Seccoumidofuoco, Linea di Confine, Rubiera 2016; and Istanbul New Stories, Steidl, Göttingen 2017.
In 2009 she was awarded the Albert Renger-Patzsch Prize for her series To Face. With Quodlibet she published
Improvvisamente. Terre in movimento (2018) and Mille case per Bologna (2021).
Fabio Mantovani vive a Bologna. È specializzato nella fotografia di architettura e d’interni, con un’attenzione particolare alla descrizione degli spazi urbani. Le sue foto sono pubblicate su riviste italiane e internazionali, tra cui «Domus»,
«The Plan», «D - la Repubblica delle donne», «Interni», «Elle
Decor», «Monocle» (Gran Bretagna), «Art Magazine» (Germania), «Ojo de Pez» (Spagna), «BPD Magazine» (Paesi Bassi).
Ha esposto in vari musei e manifestazioni, come il maxxi di
Roma, la Triennale di Milano, il World Architecture Festival
di Berlino, l’India Arch Dialogue a Nuova Delhi, il Festival
Fotografico Europeo di Legnano e lo Spazio Lavì a Sarnano.
Per Quodlibet ha pubblicato Cento case popolari (2017) e Mille case per Bologna (2021).
Allegra Martin vive a Milano. Ha esposto in numerosi musei e gallerie, tra cui la Triennale di Milano, il maxxi e il Macro a Roma, la Biennale Architettura di Venezia, Die Photographische Sammlung / SK Stiftung Kultur a Colonia, la Galerie f5.6 a Monaco di Baviera. Le sue fotografie fanno parte di diverse collezioni, tra cui la Collezione Donata Pizzi e quelle del Museo di Fotografia Contemporanea mufoco e del maxxi di Roma. Il suo ultimo libro è Salento moderno (Humboldt Books, 2018).