Con le sue idee sulla lingua e la nazione, la sua filosofia della storia e la sua estetica, Johann Gottfried Herder ha esercitato un’influenza sotterranea e profonda sulla cultura moderna. Il suo pensiero può essere tuttavia compreso a pieno solo se si considera l’antropologia teologica che ne è alla base. Con attenzione alle dispute religiose esplose nel corso del Settecento in seguito alla diffusione dell’Illuminismo e al processo di secolarizzazione, questo volume si interroga sui presupposti teologici dell’antropologia e della visione estetico-poetologica di Herder a partire da un’analisi dei suoi scritti di ermeneutica biblica, dove il rapporto tra poesia, teologia e storia non soltanto è spesso oggetto dell’indagine esegetica ma ne determina anche la particolare finalità dialogico-performativa. Se la riflessione di Herder si caratterizza per un ripensamento della divinità in una prospettiva naturalistica, quale forza che agisce organicamente nella storia e fisiologicamente nei corpi, si vuole dimostrare che tale paradigma energetico informa anche la sua scrittura. La sua opera teologica viene qui riletta sullo sfondo delle trasformazioni di carattere mediale-letterario che ebbero luogo nella Germania del tardo Settecento, come medium che attraverso la pratica della lettura intende stimolare energia, insieme umana e divina, all’interno dei soggetti.
Gianluca Paolucci è ricercatore di Letteratura tedesca presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici. I suoi interessi scientifici riguardano principalmente le dinamiche letterarie e culturali del Settecento e del primo Novecento tedesco. Ha curato Emilia Galotti: un progetto (Bibliotheca Aretina 2010), il saggio di Carl Leonhard Reinhold, I misteri ebraici ovvero la più antica massoneria religiosa (Quodlibet 2011), i volumi Letteratura e cartografia (con Francesco Fiorentino, Mimesis 2017) e Illuminatismo tra Germania e Italia nel tardo Settecento (Studi Germanici 2019). È autore di Ritualità massonica nella letteratura della “Goethezeit” (Studi Germanici 2014), insignito del premio Giuliano Baioni, e Illuminismo segreto. Storia culturale degli Illuminati (Bonanno 2016). Collabora alla redazione delle riviste «Cultura Tedesca» e «Studi Germanici».