Catalogo / L’Isola

L’Isola
Yonaguni 2018-2020
ISBN 9788822907110
2021, pp. 384
195x250 mm, cartonato, illustrazioni a colori e bn
€ 45,00
€ 42,75 (prezzo online -5%)
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Il libro

Secondo la mappatura realizzata nel 2010 dall’Unesco per l’Atlas of the World’s Languages in Danger, sono duecentocinquanta le lingue scomparse negli ultimi cinquant’anni e tremila quelle attualmente in pericolo. Scompaiono lingue a una velocità che non ha precedenti nella storia dell’umanità. Quando una lingua muore, porta con sé la conoscenza dell’ambiente che ha nominato per secoli: piante, animali, malattie, religione.
Yonaguni è un piccolo pezzo di terra emerso dal mare, lontano da tutto e battuto dalle correnti più forti dell’Oceano Pacifico. Sull’isola, la più occidentale del Giappone, vivono non più di mille persone, poche delle quali ormai parlano ancora il dunan, una Severely Endangered Language, la cui sorte sembra ormai segnata.
Insieme alla lingua è il mondo stesso di Yonaguni a dissolversi, poiché non c’è lavoro, non ci sono scuole superiori, non c’è futuro; le famiglie l’abbandonano, i vecchi muoiono, l’isola si spopola.
Il volume documenta gli esiti della ricerca condotta da Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti tra il 2018 e il 2020 a Yonaguni, restituendo le immagini, le storie e gli ultimi bagliori di una comunità che scompare.

Con saggi di Patrick Heinrich, Ken’ichiro Kondo, Raksit T. Lau-Preechathammarach, Gavan McCormack, Arne Røkkum, Mark Rosa.

L’Isola è stato realizzato con il contributo di Fotografia Europea e CAP - Centre d’Art de Saint-Fons (Francia), in collaborazione con il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ed è stato presentato in anteprima al Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia 2021.

Alcune pagine
L'autore
Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti

Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti dedicano il loro lavoro alle marginalità geografiche e sociali. Nel corso degli ultimi anni hanno realizzato progetti in Bielorussia, Giappone, Armenia e Stati Uniti, con rifugiati politici, ex minatori, sopravvissuti a tsunami e veterani di guerra.
Le loro installazioni video-fotografiche – esposte tra gli altri alla Blueproject Foundation di Barcellona, al Casino Luxembourg, al Foto Forum di Bolzano e durante manifestazioni internazionali quali il Mois de la Photo di Parigi e Manifesta – interrogano le conseguenze dei grandi eventi della Storia sui destini privati e le dinamiche di ricostruzione della memoria.
Il progetto Eden ha vinto il Leica Prize alla Biennale Images di Vevey e il premio Level 0 di Art Verona, ed è stato esposto al MAXXI di Roma.
Tra i loro volumi pubblicati si ricorda: Most Were Silent (Skinnerboox, 2018; selezionato per il LUMA Rencontres d’Arles Dummy Award), Eden (Skinnerboox, 2016) e The First Day Of Good Weather (Skinnerboox, 2015; finalista al First Book Award di Londra).
All’attività artistica Hamzehian e Mortarotti affiancano quella cinematografica. Nel 2016 il film L’Académie de la Folie è stato insignito dell’Étoile de la Scam e nel 2018 è uscito il loro lungometraggio Monsieur Kubota, un documentario sulla ricerca dell’immortalità co-prodotto da France 2.

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