Catalogo / Architetture nell'Italia della ricostruzione

Architetture nell'Italia della ricostruzione
Modernità versus modernizzazione 1945-1960
ISBN 9788822907219
2021, pp. 440
167x240 mm, brossura con bandelle, illustrazioni bn
€ 28,00
€ 26,60 (prezzo online -5%)
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Il libro

«Questo libro è appunto parziale, non esauriente e partigiano. Non è un libro di storia, perché non è allo studio di questa materia che nella mia vita ho dedicato la maggior parte del tempo di lavoro. È una raccolta di osservazioni e opinioni di un testimone, che vogliono comunicare al lettore il senso della cultura architettonica nel nostro paese nei quindici anni dal dopoguerra al miracolo economico».

Il quindicennio della ricostruzione postbellica è stato segnato tra tanti avvenimenti, dalla rinascita dell'architettura e urbanistica italiane che, sebbene avessero prosperato anche tra i due conflitti mondiali, si arricchirono ulteriormente di nuove componenti e varianti grazie a un più libero confronto con le esperienze internazionali.
Il testo di Carlo Melograni, testimone diretto di quegli avvenimenti, è quanto di più distante da uno stile manualistico o storicistico: è infatti un saggio, forse l'unica forma letteraria in grado di restituire quel crogiuolo unico di esperienze architettoniche senza precedenti, probabilmente irripetibili, del dopoguerra italiano che ha prodotto modelli fondamentali per l'edilizia sociale e industriale, la museografia, le infrastrutture e il restauro.
Nel novero di tali esperienze vanno infatti annoverate anche le corpose riflessioni critiche e i commenti sollecitati e pubblicati dalle riviste di settore («Urbanistica» di Adriano Olivetti e Giovanni Astengo, «Metron» e «L'architettura. Cronache e storia» di Bruno Zevi, «La casa», «Zodiac» o la «Domus» di Gio Ponti e la «Casabella-Continuità» di Ernesto Nathan Rogers), nonché le polemiche culturali e politiche nella stampa generalista.
Inoltre l'autore, nelle pieghe del suo discorso, periodicamente porta in primo piano alcune figure – che ha avuto modo di conoscere di persona grazie alle numerosissime occasioni di confronto pubblico, oggi ridottesi drasticamente –, donando così una serie di ritratti dal vero dei principali architetti protagonisti di quegli anni, da Franco Albini a Giovanni Michelucci, da Luigi Moretti a Gino Valle, da Giancarlo De Carlo a Carlo Aymonino, da Gio Ponti a Pier Luigi Nervi. Il volume si chiude con una riflessione sulla condizione attuale, distinguendo nettamente i concetti di modernizzazione da quello di modernità che è «l’unità nella diversità a cui esortava Gropius; unità di obiettivi comuni da raggiungere, diversità di soluzioni proposte da mettere a confronto. È la linea da seguire, anche se presenta l'inquietudine delle incertezze, mentre la modernizzazione ostenta sicurezza di sé. Dal confronto tra esperienze diverse, però ugualmente rivolte a perseguire obiettivi condivisi, si ricaveranno indicazioni che sarà possibile dare per scontate e sottintese, presupposti per formare una cultura progettuale comune fra coloro che fanno il mestiere di costruire. Al contrario dell’esibizionismo individuale, il lavoro di paziente ricerca collettiva è tipico della modernità».

Indice
  • Avvertenza

  • Capitolo primo. L’urgenza del presente
    • Dopo la guerra
    • La memoria del martirio
    • Una continuità intermittente
    • Case per chi ne ha più bisogno
    • Tra Milano e Roma
    • Trecentocinquantacinquemila alloggi
    • Un quartiere contro
    • Un’unità di abitazione orizzontale
    • Nel nord industrializzato
    • Una questione meridionale

  • Capitolo secondo. La persistenza del passato
    • Passato prossimo e passato remoto
    • Le preesistenze ambientali
    • Personaggi e interpreti della «scuola romana»
    • La ritirata dal moderno
    • Una torre e un grattacielo
    • Il cuore della città
    • Un asse attrezzato per Roma e un piano intercomunale per Milano
    • Ricostruzione a Firenze
    • Nuove idee per i musei
    • Finale veneziano
    • Il tesoro di Albini

  • Capitolo terzo. L’incertezza del futuro
    • Lavorare con l’industria
    • Costruire per l’industria
    • La fabbrica prima comunità
    • Divagazioni su una polemica
    • Un cosmopolita del nord-est
    • Ponti e viadotti per un’autostrada
    • Due insediamenti moderni
    • La politica dei quartieri
    • Il CEP di Venezia

  • Capitolo quarto. Due bilanci
    • 1961. Un numero speciale di «Casabella»
    • 2014. Annotazioni per una verifica, ovvero modernità versus modernizzazione

  • Indice dei nomi
L'autore
Carlo Melograni

Carlo Melograni (Roma 1924-2021) è stato professore di Progettazione architettonica. Nel 2005 ha ricevuto da Carlo Azeglio Ciampi il Premio Presidente della Repubblica per l’Architettura; è stato accademico di San Luca. Nell’attività progettuale si è occupato di interventi pubblici per l’edilizia residenziale e per i servizi collettivi, in particolare scolastici (tra gli altri, il nucleo iniziale dei padiglioni della Fiera di Bologna e il liceo Ariosto a Ferrara). Oltre ad articoli e saggi in riviste e quotidiani come «Casabella», «Domus», «Spazio e società», «l’Unità», «la Repubblica», ricordiamo fra le sue pubblicazioni: Architettura italiana sotto il fascismo (Bollati Boringhieri, 2008) e Progettare per chi va in tram. Il mestiere dell'architetto (Quodlibet, 2020).

Pubblicazioni dell'autore
Carlo Melograni

Progettare per chi va in tram

euro 17,10
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