Catalogo / Un tempo altro, estraneissimo

Un tempo altro, estraneissimo
Studio sul futuro composto in poesia
ISBN 9788822907295
2021, pp. 128
140x215 mm, brossura
€ 16,00
€ 15,20 (prezzo online -5%)
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Il libro

Come dire il futuro? Se da un lato siamo protesi nel tempo imperfetto del nostro voler o dover essere che plasmiamo attraverso il tema del presente e del futuro semplice, dall’altro possiamo pensare a un tempo futuro già compiuto, un futuro perfetto che si sottrae alle nostre intenzioni e che ci appare come oggetto di malinconica contemplazione o di visione profetica. Come dire allora ciò che va oltre la nostra ipotesi di esperienza ed è addirittura caratterizzato da necessità e certezza? La lingua si è fornita di una forma verbale capace di articolare ciò che non è ancora e di marcarne al contempo l’ineluttabilità: essa coniuga tale modalità del futuro come ciò che “sarà stato”. Le valenze aspettuali del futuro composto, ancora vive nella letteratura profetica delle lingue indoeuropee delle origini, e considerate come scomparse nel processo di temporalizzazione delle lingue romanze e germaniche e nella progressiva secolarizzazione delle istanze trascendenti, sono sopravvissute in modo carsico, al di sotto della norma linguistica, nel linguaggio poetico. L’analisi stilistica del futuro composto nelle opere di Orazio, Dante, Donne, Montale, Celan e Anedda intende decifrare l’uso poetico di questa rara e affascinante forma verbale, declinata al fine di guadagnare un punto di vista futuro e retrospettivo, per trasvalutare il tempo a venire da dimensione dell’attesa e della speranza in una sfera dell’assolutamente determinato e del ricordo.

Indice
  • Premessa

  • 1. Grammatica del futuro composto
    • 1.1 Modalità de dicto e de re
    • 1.2 Aspetto e tempo: la posta in gioco nel futuro perfetto
    • 1.3 Morfologia: origine delle forme perifrastiche
    • 1.4 Semantica: forme astratte e forme affettive
    • 1.5 Fenomenologia: attesa e predestinazione
    • 1.6 Valenze del composto: anteriorità e compiutezza
    • 1.7 La funzione evidenziale

  • 2. Futuro anteriore
    • 2.1 La biodicea minima di Anedda
    • 2.2 Obliquità rispetto al presente
    • 2.3 Il fugerit oraziano
    • 2.4 La parvenza del passato in Montale
    • 2.5 Icona linguistica
    • 2.6 L’icona laica di Anedda
    • 2.7 La riflessione saturnina

  • 3. Futuro compiuto
    • 3.1 Spinte alla speranza e utopia in Celan
    • 3.2 Stagnazione del tempo
    • 3.3 La «pietra-icona»
    • 3.4 Balbettio profetico
    • 3.5 La premonizione di Benjamin
    • 3.6 Poesia e profezia in Dante
    • 3.7 Il solecismo del futuro perfetto in Donne
    • 3.8 La speranza inghiottita «nel buco del tempo»

  • Bibliografia
  • Indice dei nomi

L'autore
Ulisse Dogà

Ulisse Dogà (1975) vive e lavora a Berlino. Si occupa di estetica, linguistica, di poesia tedesca e italiana dal Novecento a oggi. Fra le sue pubblicazioni, i libri Der Entreimte. Über Paul Celans Spätwerk (Rimbaud, 2007), “Port Bou – deutsch?” Paul Celan liest Walter Benjamin (Rimbaud, 2009), Von der Armut am Geiste. Die Geschichtsphilosophie des jungen Georg Lukács (Aisthesis, 2019).

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