Nel corso del 2021 il Comune di Cotignola e il Museo civico Luigi Varoli hanno avviato tre campagne e residenze d’artista che hanno coinvolto due fotografi, Michele Buda e Marco Zanella, e un musicista, Giovanni Lami, intorno al paesaggio e al territorio, al paese, al suo patrimonio materiale e immateriale, e alle persone.
Il presente volume raccoglie il lavoro fotografico di Michele Buda, nato da una lunga esplorazione lungo il confine di Cotignola. Un’indagine grazie alla quale l’autore ha potuto tracciare una mappa inedita del paese, fatta di sguardi e ascolti. Una geografia quasi esotica.
Come scrive Stefano Munarin nel saggio che accompagna il volume: «Il confine che ci invita ad osservare Michele non è una linea ma un ambito. Per fortuna, non stiamo qui parlando di uno dei tanti confini che purtroppo ancora oggi separano uomini e culture ma di un “ambiente di vita” fatto di cose semplice ed essenziali: una casa che si mostra con forme semplici, un palo, un albero, un filo d’erba, un solco nel terreno; tracce del passato e trasformazioni del presente, deposito di tanti paesaggi che convivono qui, nel confine».
Il volume è promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, nell’ambito dell’avviso pubblico Strategia Fotografia 2020
Michele Buda è nato nel 1967 a Ravenna, vive e lavora a Cesena. Docente di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, ha studiato Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo all’Università di Bologna. Ha iniziato ad occuparsi di fotografia all’inizio degli anni Novanta partecipando a diverse campagne fotografiche pubbliche. Tra le mostre
si ricordano le personali alla Galleria Spazio Senzatitolo, Fotografie (2009) e One Day in Berlin (2013); alla Galleria Metronom, 9909 (2010) e Tricks and Falls (2012); quest’ultima è stata esposta anche alla Galleria dell’Immagine di Rimini nel 2013. Inoltre, le sue fotografie sono state esposte al Fotomuseum di Winterthur (2005), al SK Stiftung Kultur di Koln (2006), alla mostra 4x4 architetture presso Areafotografia a Monselice (2016). La sua mostra personale accademia, tratta dall’omonimo libro, è stata ospitata alla Galleria del Ridotto di Cesena (2017), mentre
Archivio Quasimodo per Cristallino è stata esposta nella galleria Corte Zavattini 31 a Cesena nel 2018.
Sue fotografie fanno parte delle collezioni di Linea di Confine per la fotografia contemporanea di Reggio Emilia, dell’IBC della Regione Emilia-Romagna, del Canadian Centre for Architecture di Montréal e del Fotomuseum Winterthur in Svizzera.