IT. Attraverso una serie di conversazioni inedite tra Enrico
Crispolti e Gianfranco Baruchello, il volume ripercorre la ricerca dell’artista dagli
esordi alla fine degli anni
Cinquanta del Novecento
fino al 2004, anno in cui è
avvenuto questo dialogo.
Illustrato da quarantuno
immagini, annotato e introdotto storiograficamente da
Raffaele Bedarida, il libro
è uno strumento fondamentale per approfondire
il lavoro di Baruchello e
i molti ambienti artistici
in cui è intervenuto liberamente e senza aderire a
fazioni o movimenti, tra
Roma, Parigi e New York:
dall’assemblage neo-dada
al cinema d’artista, dalla
pittura al video, dalle azioni
a iniziative prolungate nel
tempo tra arte e vita, tra
estetica e politica (ad esempio un’azienda agricola
pienamente funzionante).
Si tratta di idee complesse e
di un percorso non lineare,
presentati con il linguaggio
diretto e informale di una
chiacchierata.
Il volume contiene la trascrizione delle conversazioni, un apparato iconografico e un QR code mediante
cui accedere alle registrazioni audio originali.
EN. In a series of never before
published conversations between Enrico Crispolti and
Gianfranco Baruchello, this
book traces the artist’s work
from the beginnings in the
late 1950s to 2004, the year
when these conversations
took place. Illustrated by
forty-one images, annotated
and introduced historiographically by Raffaele
Bedarida, the book is an
important tool with which
to delve into Baruchello’s
work and the many artistic
milieus in which he acted
freely, without ever joining individual factions or
movements, between Rome,
Paris, and New York: from
Neo-Dada assemblage to
artist’s cinema, from painting to video, from actions
to long-term initiatives, between art and life, aesthetics
and politics (for instance,
a fully functioning farm).
Complex ideas and a trajectory that are never linear,
presented in the direct and
informal language of a chat.
In addition to the text and
the images, the book contains a QR code to access the
original audio recordings.
IT. Enrico Crispolti (Roma, 1933-2018), storico dell’arte e critico militante, ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Roma e nelle università di Salerno e di Siena dove ha diretto la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte. Si è occupato di Futurismo, dell’Informale e della sua eredità, di Nuova Figurazione e Pop Art, dei rapporti fra Arte e partecipazione sociale e di Arte ambientale. Ha curato i cataloghi generali di Renato Guttuso, Lucio Fontana, Enrico Baj, Valeriano Trubbiani, Sergio Vacchi, Vittorio Corona, Mattia Moreni, Guido Pajetta, Gianni Dova, Francesco Somaini e ha progettato quello di Piero Dorazio. Ha dato vita a uno dei più importanti archivi privati di documentazione del contemporaneo, l’Archivio Enrico Crispolti. www.archiviocrispolti.it
EN. Enrico Crispolti (Rome,
1933-2018), art historian and
militant critic, taught at the
Fine Arts Academy in Rome
and at the Universities of
Salerno and Siena where
he was the director of the
Graduate School of Art History. His research focused
on Futurism, Informel and
all that it inspired, New
Figuration and Pop art, the
relationship between art and
social participation, and environmental art. He edited
the catalogues raisonnés of
Renato Guttuso, Lucio Fontana, Enrico Baj, Valeriano
Trubbiani, Sergio Vacchi,
Vittorio Corona, Mattia
Moreni, Guido Pajetta,
Gianni Dova, Francesco Somaini, and planned one for
the work of Piero Dorazio.
He also created one of the
most important private
archives of documents on
contemporary art, the Archivio Enrico Crispolti.
www.archiviocrispolti.it
IT. Gianfranco Baruchello
(Livorno, 1924) è sin dagli
anni Sessanta del Novecento figura autonoma nel
panorama artistico italiano
e internazionale. La sua ricerca comprende assemblaggi di oggetti trovati, pittura,
scrittura, cinema e azioni.
Parte del Gruppo 63 e della
Cooperativa Cinema Indipendente, attivo in ambito
concettuale, si definisce
soprattutto pittore.
fondazionebaruchello.com
EN. Gianfranco Baruchello
(Livorno, 1924) has been an
independent figure in the
Italian and international
art scene since the 1960s.
His work includes assemblages of found objects,
painting, writing, cinema,
and performative actions. A
member of Gruppo 63 and
of the Cooperativa Cinema
Indipendente, and active
as a Conceptual artist, he
considers himself a painter.
fondazionebaruchello.com