Catalogo / Tradurre la luna

Tradurre la luna
I romantici tedeschi in Tommaso Landolfi (1933-1946)
ISBN 9788822908551
2022, pp. 256
140x215 mm, brossura
€ 22,00
€ 20,90 (prezzo online -5%)
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Il libro

Se è vero che «Landolfi traduttore felice di esserlo non lo fu mai», cosa lo spinse a dedicarsi quasi per tutta la vita alla traduzione (dal russo, dal tedesco e dal francese), mentre scriveva racconti, elzeviri, poesie, diari e persino una tragedia in endecasillabi e qualche romanzo? Molti, lui compreso, chiamerebbero in causa le necessità alimentari, visto che chiedeva agli editori «astronomici esborsi» e licenziava le sue versioni con estrema rapidità e nonchalance. Ma l’ipotesi di partenza del libro è che ci sia qualcosa di più. La scrittura di traduzioni è intimamente connessa alla scrittura in proprio: la ispira, la incalza, la ibrida, la contraddice. Il caso preso in esame è quello delle sue prime traduzioni dal tedesco, ovvero alcune fiabe dei fratelli Grimm e il romanzo romantico per eccellenza, lo Heinrich von Ofterdingen di Novalis. In parallelo viene condotto un serrato confronto con le opere scritte negli stessi anni: i racconti del Dialogo dei massimi sistemi (1937), il romanzo La pietra lunare (1939) e la fiaba Il principe infelice (1943).
Alla fine di questo percorso, come immagine della polifonia che anima le due scritture landolfiane, il lettore troverà la misteriosa lotta amorosa che si svolge in una notte di luna piena tra una capretta dei monti Aurunci e Gurù, la portentosa donna-capra.

Indice
  • Tavola delle abbreviazioni
  • Introduzione
  • I. Il decennio delle traduzioni
    • 1. La fase pionieristica
    • 2. Il salto di qualità
    • 3. La traduzione come genere letterario
    • 4. La parola nuova
    • 5. Il caso della letteratura tedesca
  • II. «Gulliver colle gigantesse». Landolfi traduttore
    • 1. I massimi sistemi
    • 2. Renato Poggioli, traduttore per affinità
    • 3. Leone Traverso. Migliorare l’originale?
    • 4. «Tanto valeva prendere a caso». Carteggio (1931-1942)
    • 5. Un «diabolico negro»: Laila Brandt. Carteggio (1946-1962)
  • III. Un lessico portentoso. Le traduzioni dal tedesco di Landolfi
    • 1. Abbeverarsi alle pure fonti
    • 2. Sette fiabe dei fratelli Grimm
    • 3. Lo Heinrich von Ofterdingen tradotto da Landolfi
    • 3.1 «Non son già i tesori», 3.2 «Come in un regno di mezzo», 3.3 «La semplice parola di uno sconosciuto», 3.4 «Queste profonde cose di sopratterra», 3.5 «Un libro scritto in una lingua straniera», 3.6 «Come in quel sogno»
    • 4. Landolfismi
    • 5. Il traduttore visibile
  • IV. L’annosa questione dell’arte spontanea
    • 1. Contro la spontaneità, o della spontaneità conquistata
    • 2. I timidissimi sentimentali
    • 3. L’anima nel gomito
    • 4. I vestiti troppo stretti
  • V. La luna velata. Il primo romanticismo tedesco nelle opere di Landolfi
    • 1. Il principe infelice come fiaba sentimentale
    • 1.1 «Ruzzole», «vesciche di strutto» e «splendenti globi», 1.2 Morte apparente della fanciulla, 1.3 Questioni di registro
    • 2. La funzione Novalis
    • 2.1 Il velo di Sais, 2.2 Due risposte landolfiane al lieto fine, 2.3 Leggere il linguaggio cifrato del mondo
    • 3. «Eppoi ci sono le capre»
  • Bibliografia
L'autore
Alice Gardoncini

Alice Gardoncini è traduttrice dal tedesco e insegna all’Università di Udine. Ha lavorato come redattrice, pubblicato saggi e recensioni, e curato e tradotto un volume del teatro di Thomas Bernhard (Teatro VI, Einaudi 2021); si occupa di traduzione, storia dell’editoria del Novecento e didattica delle tecniche editoriali. Questo è il suo primo libro.

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