Catalogo / Wittgenstein filosofo della mente

Wittgenstein filosofo della mente
ISBN 9788822908803
2023, pp. 816
140x215 mm, brossura
€ 35,00
€ 33,25 (prezzo online -5%)
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Il libro

I materiali su cui è costruito questo libro sono tratti dalle varie raccolte degli scritti editi e inediti di Wittgenstein, composti dal 1929 al 1951, e dalla documentazione coeva offerta dai diari, lettere, dettati e appunti delle lezioni annotate dagli allievi. Nella esplorazione di tali materiali, si è cercato di seguire le tracce della sua riflessione sul tema del mentale, distinto, ma anche per molti versi congiunto, ai temi del linguaggio e della matematica, e di studiarne il faticoso evolversi dalla originaria proposta di una fenomenologia alla formulazione matura di una filosofia della mente. Le prime due parti del libro sono dedicate ai temi del “Middle Wittgenstein” e ai tentativi dei primi anni Trenta di emendare o integrare la logica vero-funzionale del Tractatus, presto ripudiati in favore del nuovo approccio “grammaticale” e del drammatico shift dalla tematica della “verità” a quella del “senso”. Le due parti finali vertono sulla psicologia filosofica di Wittgenstein, sul trattamento anti-naturalistico delle esperienze personali e del linguaggio privato, sullo statuto non epistemico del sapere e della certezza, inteso a confutarne l’interpretazione scettica. Incentrata sullo statuto grammaticale dell’intenzionalità e dell’agire intenzionale è la Parte Terza del libro che funziona da trait d’union tra le altre. Nell’analisi delle varie specie intenzionali si profila un nuovo rapporto tra pensiero e mondo, mentre in quella del volere, del fare, del seguire regole si configura la filosofia pratica di Wittgenstein ed emerge la sua concezione del Weltbild, espressione dei cardini delle nostre certezze.

Indice
  • Elenco delle abbreviazioni
  • Prefazione
  • Parte I. La fenomenologia del mondo sensibile
  • I.1. La tentazione fenomenologica
  • I.2. L’esperienza immediata e il suo linguaggio
    • I.2.1. Il metodo di descrizione del mondo primario
    • I.2.2. La rappresentazione della realtà fenomenica in termini numerici
  • I.3. Come descrivere i fenomeni dello spazio visivo?
    • I.3.1. Le proprietà dello spazio visivo
    • I.3.2. Spazio visivo e spazio euclideo
    • I.3.3. La revisione della proposizione elementare
  • I.4. Lo schermo e la pellicola: esperienze senza tempo e senza soggetto
    • I.4.1. La seduzione di personificare il tempo
    • I.4.2. Impersonalità del linguaggio dei dati
  • Parte II. La svolta grammaticale
  • II.1. Interludio verificazionista
    • II.1.1. Il nuovo metodo della “Wiederholung”
    • II.1.2. Il “racconto di un sogno”: stato e funzione delle ipotesi
    • II.1.3. La concezione grammaticale della probabilità
  • II.2. L’anti-fenomenologia di The Big Typescript
  • II.3. Grammatica dei colori ed estetica descrittiva. Wittgenstein sfida Goethe
  • II.4. Il caso del “despota orientale”
    • II.4.1. Le obiezioni al linguaggio dell’idealista
    • II.4.2. Decostruzione della realtà dell’esperienza presente
    • II.4.3. La “verità” dell’idealismo
  • II.5. Confutazione del solipsismo metafisico
    • II.5.1. “Aver dolori” e dare nomi alle sensazioni
    • II.5.2. Il manifesto del solipsismo grammaticale
    • II.5.3. Una nuova Ausdrucksweise non asimmetrica e non solipsistica
  • Parte III. Intenzionalità e azione
  • III.1. La grammatica dell’intenzionalità
    • III.1.1. “Die Frage nach dem Sinn”
    • III.1.2. Critica dell’intenzione come relazione esterna e come processo mentale
    • III.1.3. “Sulla porta della realtà”: lo spazio dell’attesa, del desiderio e di altre specie intenzionali
    • III.1.3.1. L’alternativa alla teoria dell’intenzione di Russell: l’esemplare analisi wittgensteiniana dell’attesa
    • III.1.3.2. L’“Intensionalisierung” del rapporto linguaggio-realtà nel Big Typescript (“Intention und Abbildung”)
    • III.1.4. Lo statuto grammaticale dell’intenzionalità: l’illusoria armonia tra pensiero e mondo
  • III.2. L’azione intenzionale ovvero la filosofia pratica di Wittgenstein
    • III.2.1. Intendere e agire
    • III.2.2. Il fondamento pragmatico del volere. Da On Volition e dalle Lectures on Freedom of the Will alle Untersuchungen
    • III.2.2.1. Argomenti contro la tesi cinestetica. Pro e contra William James
    • III.2.3. Dalla critica del volere come causa ed esperienza al legame tra volere e fare
    • III.2.4. Il posto dell’azione intenzionale negli scritti sulla psicologia filosofica
  • III.3. Paradossi filosofici del “Regelfolgen”
    • III.3.1. Comprendere e seguire regole
    • III.3.2. “Regelfolgen” senza determinismo
    • III.3.3. “Regelfolgen” senza interpretazione ovvero il rigetto del paradosso scettico
    • III.3.3.1. Reazioni e obiezioni alla versione kripkiana del paradosso scettico e alla “community conception”
    • III.3.4. Regole e azioni: la nuova concordanza
  • Parte IV. Il linguaggio delle esperienze personali
  • IV.1. Nec in mente, nec in re: psicologia filosofica antinaturalistica
    • IV.1.1. Problemi di descrizione dell’esperienza soggettiva interna
    • IV.1.2. La grammatica intransitiva e anti-referenzialista del linguaggio delle persone. Gli assunti delle Lectures on Private Experience e della Philosophical Letter
    • IV.1.3. La proposta dell’espressivismo linguistico
  • IV.2. Il teatro delle rappresentazioni mentali
    • IV.2.1. Pensiero e rappresentazione
    • IV.2.2. Rappresentazioni e sensazioni ovvero disposizioni e stati
    • IV.2.3. Rappresentazione e rappresentazionismo
    • IV.2.3.1. L’ortodossia del rappresentazionismo
    • IV.2.3.2. La demitizzazione del rappresentazionismo
    • IV.2.4. Gli inganni della visione: “Sehen” e “Aspektwechsel”
  • IV.3. Pregiudizi mentalistici: la vita “segreta” della mia e delle altre menti
  • IV.4. Lo stato pubblico del linguaggio delle “mie” sensazioni
    • IV.4.1. La grammatica “degenerata” del linguaggio privato
    • IV.4.1.1. I primi tre punti problematici dell’argomento wittgensteiniano (A.-C.)
    • IV.4.1.2. Gli ultimi tre punti problematici dell’argomento wittgensteiniano (D.-F.)
    • IV.4.2. Prigionieri di un’immagine: la figura interno-esterno
    • IV.4.3. Congedo dal solipsismo
  • Parte V. La logica del sapere e del dubitare
  • V.1. L’ingannevole stato dei termini e degli enunciati epistemici
    • V.1.1. Fonti, temi e schema generale degli scritti raccolti in Über Gewißheit
    • V.1.2. Il “cattivo” uso delle parole “Io so”. Oltre Moore: lo stato grammaticale di certe proposizioni empiriche
    • V.1.3. Il “Weltbild” e le proprietà sistematiche e normative degli enunciati che lo qualificano
    • V.1.4. Il fondamento pragmatico del “sapere” come pratica sociale e come fatto comunitario
  • V.2. L’indissolubile nesso di dubbio e certezza
    • V.2.1. I cardini delle nostre certezze e il “limite” tra logica ed esperienza
    • V.2.2. La sfida anti-scettica e anti-idealista
    • V.2.3. Il modello non epistemico della certezza nella prospettiva wittgensteiniana
  • Bibliografia
  • Indice analitico
  • Indice dei nomi
L'autore
Rosaria Egidi

Rosaria Egidi è professoressa emerita di Filosofia teoretica all’Università Roma Tre. Le sue ricerche vertono su temi di epistemologia, filosofia del linguaggio, teorie dell’azione, psicologia filosofica con particolare riferimento alle dottrine di Frege, Marty, Russell, Wittgenstein, Kuelpe, Bergmann, von Wright. Oltre a un centinaio di saggi e articoli, annovera tra le sue pubblicazioni: Ontologia e conoscenza matematica. Un saggio su Gottlob Frege (Sansoni, 1963); Il linguaggio delle teorie scientifiche (Guida, 1979); Anton Marty: Eine Sprachphilosophie in der Nachfolge Brentanos (Rodopi, 1992). Ha curato i volumi: Wittgenstein: Mind and Language (Kluwer, 1995); Wittgenstein e il Novecento (Donzelli, 1996); In Search of a New Humanism: The Philosophy of Georg Henrik von Wright (Kluwer, 1999); Georg Henrik von Wright. Mente, azione e libertà. Saggi 1983-2003 (Quodlibet, 2007); in collaborazione: Wittgenstein: Momenti di una critica del sapere (Guida, 1984); Normatività, fatti, valori (Quodlibet, 2003); Fostering the Ontological Turn: Gustav Bergmann (1906-1987) (Ontos Verlag, 2008); The Architecture of Knowledge. Epistemology, Agency, and Science (Carocci, 2010); Intentionality and Reality («Paradigmi», 2018, 1) e B. McGuinness, Wittgenstein tra Vienna e Cambridge (Quodlibet, 2022).

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